Renzo Baschera

PROFEZIE SUL MONDO CHE SARA'

Gruppo editoriale Armenia

Il tempo delle acque amare Parte terza

Dalle Centurie profetiche dell’Abate Ladino

 Centuria LXV

Della seconda bestia e della sua agonia

  1. La bestia è malata, la bestia è segnata: - la bestia è stregata e di libio sudor segnata.
  2. Il mondo di Creso è in piena agonia, - ma il rantolo in spelonca è una dolce melodia.
  3. Lampi in novo castello, tuoni e saette, - l’arco si spegne sul tempo del sette.
  4. Pianto di cielo, tremore di terra; - popoli erranti, mordon civile la guerra.
  5. Babilonia, la grande, regna solenne: - crolla il castello che sembrava perenne.
  6. Tuoni e saette giran sul volto, - Creso e Sicheo sono in consulto.
  7. Trema corona, trema la tiara, - tutto è nascosto nell’ombra di Sara.
  8. Gira la storia, la fame è dorata, - e la dorata fame è ingabbiata.
  9. Tealmo, ferrigno uomo dorato, - nel nuovo non conta più di un ducato.
  10. Le chiese cresate, smarrite. Hydraser il mago, - piangon. E il singulto fa eco nel mondo del lago.
  11. Sembra la fine: la bestia, in mesta agonia, - varca i cancelli della grande pazzia.
  12. Fame, peste, lacrime et bello: - sembra l’ora del sicheo macello.
  13. Ma il gran consulto mette il rattoppo, - il nuovo Creso sarà però zoppo.
  14. La legge è cambiata. Ma è sempre ferrigna: - segnati son molti dall’ape regina.
  15. Serpago, in pallore riprende la via: - ma è scritto che il pruno brucerà sicheria.

La "seconda bestia" potrebbe essere il capitalismo che, dopo la caduta dell’Unione Sovietica, finirà per entrare in profonda crisi.

Il messaggio profetico ci dice che il suo destino è ormai segnato. Creso - ultimo re della Lidia, famoso per le sue ricchezze - qui simboleggia il profitto esasperato del capitalismo.

Il "tempo del sette" potrebbe essere un simbolo. Ma potrebbe anche avere riferimento a una data. Per esempio: 2023 (2+2+3 = 7).

Sarà questo il tempo delle grandi emigrazioni. Popoli erranti, soprattutto africani, invaderanno la vecchia Europa. E questo porterà a un’incredibile confusione di lingue e di razze. Su questa strada, si arriverà all’ingovernabilità.

Siamo alle porte di una nuova Babilonia. Vacilleranno le democrazie. Crollerà il castello delle leggi che hanno amministrato i popoli. I "sacerdoti del capitalismo", a questo punto, saranno terrorizzati. Si consulteranno, mentre sta crollando il vecchio mondo.

Il tempo di questa catarsi è nascosto in un personaggio biblico: Sara, la moglie di Abramo. Forse, c’è un riferimento all’età biblica di questo personaggio: 127 anni.

I soliti imbonitori cercheranno di capovolgere con le parole il quadro. Ma finisce per entrare in crisi anche l’alta tecnologia. Tealmo (probabilmente l’anagramma di un personaggio che conta) cade in disgrazia.

Anche la chiesa, che ha "cullato" il capitalismo per secoli, finirà per entrare in crisi, assieme con tutto il sistema. E il pianto arriverà nel "mondo del lago". Forse, a Ginevra.

La crisi è profonda. C’è fame, malattie, dolori e guerra. All’ultimo momento viene messo però un rattoppo al vecchio sistema, che proseguirà ancora per qualche tempo. Ma zoppicando. Dopo la baldoria, viene incentivato il risparmio.

 

 Centuria LXVI

Dell ‘uomo uccello e dell’uccello uomo

  1. Dragosa è la vita, dragosa è la speme: - lavora il telaio sul domino seme.
  2. Angeli e falchi sorvolano il cielo - e sul grande telaio, Hydraser stende il suo velo.
  3. La notte è profonda, ma il sole si vede, - si cala in abisso, ma di salir si crede.
  4. L’uomo dragoso, la falce avrà senza lama, - e s’illuderà di aver vinto la Gran Dama.
  5. Scoprirà il bastone fatto di luce - e il raggio bagnato che tutto cuce.
  6. Spenta è la Pirra la voce santa, - perché il mondo intero la dragosa canta.
  7. Non chelidonia, ma lacrimonia è in festa - e su questa strada Diche, ha perso la testa.
  8. Tutto qui cambia: dal mare dragosa - finirà per cambiare ogni cosa.
  9. Vedrete l’uccello fare gran conti; - vedrete l’uomo volare sui monti.
  10. Vedrete sul melo crescere il grano, - vedrete in palazzo gran villano.
  11. Vedrete l’uomo di vetro vestito, - vedrete il cielo toccare col dito.
  12. Si macina sole nell’era beata, - perché qui si mangia farina dorata.
  13. La terra dei padri appar azzurrina, - e verde si scopre la secca farina.
  14. Nel mare la barca si muove solare: - nel cielo Iperione ho visto volare.
  15. Il tempo è maturo: sulla doppia collina - dragosa in corona diventa regina.

Tutto cambia. E cambia rapidamente: l’uomo diventa uccello e l’uccello uomo. La macchina (dragosa) è sempre più sofisticata. L’alta tecnologia cambia i ritmi della vita.

Aerei supersonici (falchi) sorvolano il cielo. Ma tra questi ci sono anche esseri intelligenti", che provengono forse dallo spazio. Angeli e macchine "si dividono" il cielo.

Per questo, forse, c’è una grande tensione. Tutto è sconvolto. E ne risente anche la natura. L’uomo dragoso, cioè l’uomo che diventa un corpo unico con la macchina, finirà per illudersi di avere vinto anche la morte.

Grandi saranno le scoperte della scienza. Il "bastone fatto di luce" potrebbe essere il raggio della morte.

E in questa girandola di presunzione e di pazzia, si perderanno i valori fondamentali della vita.

La voce di Pirra (la più virtuosa delle donne) si spegne. Si spegne quindi l’intimità del focolare domestico.

Rimane solamente la macchina a dominare la vita dell’uomo.

Langue la tradizione. La festa primaverile delle rondini (Chelidonia) non c’è più.

La natura piange (lacrimonia), mentre Diche (dea della giustizia) impazzisce.

Quello che preoccupa maggiormente è il sovvertimento della natura, perché arriverà il giorno in cui si vedrà sul melo crescere il grano.

E poi "si macinerà il sole". Qui abbiamo un riferimento all’energia atomica, che avrà un peso determinante nel futuro dell’umanità.

Le navi, gli aerei, le macchine, si muoveranno con l’energia atomica. Iperione (dio del sole) potrebbe qui indicare il trionfo, in assoluto, dell’alta tecnologia e dell’energia atomica.

Alla fine, la macchina dominerà l’uomo. Sarà coronata regina della terra (la doppia collina).

La conclusione della storia sarà tragica: non sarà più la macchina a "servire l’uomo", ma l’uomo diverrà schiavo della macchina e dell’alta tecnologia.

 

CENTURIA LX VII

Dei sette angeli e dei sette demoni

1.       Verrà dal Levantino il bianco Salvatore - con segno di bilancia, e un gran cuore.

2.       E nel tempo della stella avvicinata, - dalla Boezia giungerà l’angelica brigata.

3.       Fiori. Fiori gettate sull’Angelo segnato dal caprone, - con rose e stelle sul groppone.

4.       Ma quando giungerà sul trono vitellino - l’angelo chiamato 747, brindate con gran vino

5.       Perché alata sarà la gioia e la letizia, - con l’Angel della Galizia.

6.       Mai cambierà le ali, l’illirico Signore, - segnando le contrade con celestiale amore.

  1. E l’angelo lucano, toccato da favonio, - cederà il passo al rudus demonio.
  2. Tempo del passo doppio, per l’escube malandrino: - sta lavorando il bove al telaio luciferino.
  3. Avanza la gran popa, vestita in plinteria: - il demone è festoso e impone l’allegria.
  4. Sul decimo sacello, segnato dalla vite, - nel segno di Augusto, si placa la gran lite.
  5. Oh! Demone quirino, segnato sulla fronte, - di pitonesca guerra sarai tu la fonte.
  6. Poi troverete il nero, all’alba serotina, - quando non canterà il gallo, ma la piccola gallina.
  7. Segnato sulla mano, il demone guerriero, - farà del mondo vecchio un gran cimitero:
  8. Radice maledetta, di pitonesca sorte, - la luna castellina vi condurrà a morte.
  9. Il demone dei demoni sarà in Ettesario, - vestito di broccato, a forma di sudario.

Il messaggio traccia un affresco di quattordici personaggi "che contano".

Sette sono angeli e sette sono demoni. Ma non sarà sempre facile distinguere i demoni perché avranno spesso l’astuzia di presentarsi "vestiti da Angeli".

Il primo di questi personaggi verrà da Levante, vestirà di bianco e porterà come simbolo la bilancia, simbolo di giustizia, di equilibrio.

Potrebbe trattarsi di papa Woytila. E, sempre in questo periodo (il tempo delle comete), giungerà "l’angelica brigata", dove troveremo "l’Angelo segnato dal caprone".

L’angelo "chiamato 747" è un arcano e dovrebbe avviare la purificazione dell’uomo e della chiesa. Il vitello (trono vitellino) simboleggia difatti l’offerta sacrificale.

Un Angelo verrà poi dalla Galizia, dalla Spagna. E uno ancora verrà dalle coste dell’Adriatico.

L’ultimo Angelo verrà infine dalla Lucania, ma dovrà cedere il passo al "rudus demonio"; un demonio che trascina macerie e ruderi. Un simbolo di distruzione.

Inizia così il tempo dei demoni, durante il quale sarà perfezionato il "telaio luciferino": una ragnatela demoniaca. Avanza, assieme con il demone, la "gran popa", simbolo di morte.

Ma la tragica realtà, porterà la maschera dell’allegria.

Il "decimo sacello" nasconde, probabilmente, l’indicazione di un tempo terrestre. Potrebbe trattarsi del 2010. Sarà allora che si manifesterà il "demone quirino, segnato sulla fronte". Si tratterà di un personaggio romano, o comunque di origine romana.

A questo succederà "il nero", nel tempo in cui la civiltà occidentale sarà gravemente umiliata. Il "canto della piccola gallina" vuole probabilmente indicare il decadimento occidentale.

Il "demone guerriero, che porterà sulla mano" i segni della guerra, farà "del mondo vecchio un grande cimitero". L’Europa intera sarà un campo di battaglia.

Non è facile dare oggi un’interpretazione alla "luna castellina". Potrebbe riguardare il potere del denaro (il castello).

La successione diabolica non finisce qui. Il "grande maleficio" comparirà in veste regale (broccato) e si manifesterà "nel mistero dei sette" (2077?.). Ma la sua veste si trasformerà ben presto in un sudario.

Continua.....