Renzo Baschera
PROFEZIE SUL MONDO CHE SARA'
Gruppo editoriale Armenia
Impazziranno i fiumi e tremeranno i monti
Messaggi profetici degli staretz
Nei Racconti di un pellegrino apparsi nel 1884 a
Kazan e scritti da un autore anonimo, si parla degli staretz e della tradizione
esicasta russa.**
** Dal greco hesychia, riposo. Esicasti venivano chiamati i
"solitari", i "grandi silenziosi"
Si trattava di persone che una profonda fede aveva
staccato dalla vita attiva, per portarle verso il silenzio, la preghiera e la
meditazione. Venivano chiamati anche "pustunniki" e la loro casa era
l'eremo.
Qui, durante i colloqui dello spirito con Dio,
potevano verificarsi anche eventi carismatici. Alcuni di questi grandi
silenziosi avevano il dono della profezia.
Si racconta a questo proposito di un
"pustunniki", un monaco anziano, formato alla dura scuola della
rinuncia che interrompeva spesso le preghiere, per pronunciare vaticini. Un
giorno parlò di un'aquila ferita e di altre aquile uccise. Eravamo nel 1892.
Pochi mesi dopo il vaticinio, Alessandro III - simboleggiato dall'aquila - subì
un attentato. Ventisei anni dopo, Nicola II e il fratello Michele, che gli
successe al trono, vennero uccisi dai rivoluzionari.
Alcuni vaticinii di questi eccezionali personaggi,
vissuti tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi decenni del secolo
riguardano i nostri tempi.
Si tratta di messaggi, pertanto, di attualità. Sui
quali si dovrebbe riflettere:
"L'ultimo secolo del Millennio è una montagna, sulla quale
dormono tre bestie.
La prima si sveglierà all'inizio del cammino. E dalle sue fauci
uscirà sangue.
La seconda si sveglierà a metà del cammino. E dalle sue fauci
uscirà fuoco.
La terza si sveglierà alla fine del cammino. E dalle sue fauci
uscirà l'orrenda bestemmia".
Le tre bestie sono simboli di guerra. La prima si
riferisce al primo conflitto mondiale del 1914-18. La seconda riguarda il
conflitto mondiale del 1939-45.
E l'ultima bestia si riferisce a un evento che deve
ancora presentarsi sulla scena mondiale.
Il sangue che esce dalle fauci della prima bestia
esprime in modo significativo la carneficina della prima guerra mondiale. Il
fuoco che esce dalle fauci della seconda bestia, si riferisce probabilmente ai
nuovi mezzi di distruzione, messi in atto durante il secondo conflitto
mondiale. Incluse le bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki.
Il terzo messaggio ci presenta una bestia dalle cui
fauci uscirà l'orrenda bestemmia. Potrebbe trattarsi dell'Anticristo. Ma
potrebbe anche trattarsi "dell'ubriacatura di profitti esasperati e della
blasmefa adorazione del vitello d'oro".
Il profitto esasperato potrebbe finire per creare
tensioni tali che porterebbero inevitabilmente a un terzo conflitto mondiale,
simboleggiato dalla terza bestia.
E potrebbe riguardare anche un altro messaggio
profetico:
"I cavalieri dell'Apocalisse appariranno nel cielo quando
sul trono di Pietro siederà un evangelista proveniente dall'est".
L'uomo che siede sul trono di Pietro porta per primo
il nome di un evangelista - Giovanni - e proviene dalla Polonia, Paese
dell'est.
Si potrebbe pertanto vedere nel nostro tempo,
"il tempo in cui i cavalieri dell'Apocalisse appariranno nel cielo".
I cavalli dell'Apocalisse annunciano la catarsi. La
fine di un tempo. E non sarà una fine indolore:
"Alla fine di questo nostro tempo, sarà un errore piangere
i morti. Perché le lacrime andranno versate per i vivi. I morti saranno in
pace, ma i vivi saranno vicini a un grande tormento".
E il "grande tormento", forse, è da
mettere in relazione con "l'orrenda bestemmia" che uscirà dalle fauci
della terza bestia.
Di particolare interesse sono anche le profezie
attribuite allo staretz Atanasio, morto alla fine dell'Ottocento. Alcuni di
questi messaggi riguardano soprattutto la Russia:
"Un fuoco rosso brucerà la Santa Madre. Ma il fuoco diverrà
cenere. E la cenere non entrerà nel nuovo Millennio. San Pietroburgo sarà
ancora un faro di civiltà per il mondo intero. E un faro di fede e di speranza
sarà la chiesa di Mosca... Ma la luce si diffonderà solamente dopo il grande
travaglio".
Il "fuoco rosso", come si può ben
immaginare, è il marxismo, che fallisce prima di entrare nel nuovo Millennio.
Questo messaggio ci dice che la Russia, nei prossimi
anni, avrà un ruolo determinante nella "ricostruzione di una
civiltà". Ma prima, la Russia sarà sottoposta al "grande
travaglio", a una sofferenza "acuta e tormentosa". Forse, il
travaglio vuole indicare "qualcosa di nuovo che sta nascendo, nel Paese
che il fuoco non riuscì a bruciare".
Ma c'è un messaggio ancora più significativo:
"Impazziranno i fiumi e tremeranno i monti, quando la voce
della nostra Santa Madre si sentirà nell'Illiria. Sarà allora che il mondo si
approssimerà a cambiare veste".
La pazzia dei fiumi e dei monti lascia intendere i
terremoti e i mare-moti, che potrebbero colpire alcuni Paesi Balcanici.
Il "rinnovamento" che ha coinvolto anche
la Jugoslavia, si potrebbe mettere in relazione con "la voce della Santa
Madre", cioè della Russia, o meglio dell'antica tradizione russa.
Il veggente dice che sarà questo il tempo in cui il
mondo intero "sarà prossimo a cambiare veste".
E non sarà un cambiamento indolore, né graduale:
"L'acqua salata vestirà molte terre... Saggi saranno i
figli dei figli che abbandoneranno il mare, per costruire la loro casa sulla
montagna. Perché nel mare annegheranno molti uomini e molte speranze".
Anche qui, si profetizza l'innalzamento dei livelli
marini e la conseguente invasione delle acque salate.
Il messaggio è stato scritto alla fine
dell'Ottocento. Si tratta quindi di una profezia che, riferendosi a due
generazioni - "i figli dei figli" - dovrebbe riguardare il primo, o
il secondo decennio del nuovo Millennio.
E una profezia che ha già avuto "il suo
riscontro nella scienza". Perché molti scienziati hanno dichiarato che nei
prossimi anni assisteremo allo scioglimento di una parte dei ghiacciai polari,
in seguito all'inquinamento atmosferico che aumenta la temperatura del pianeta.
I mari pertanto "si alzeranno, invadendo molte
terre".
Non vanno poi trascurati alcuni messaggi che
riguardano questa volta soprattutto la chiesa:
"I segni del fuoco e del sangue toccheranno la chiesa. Sarà
l'inizio di un nuovo martirio, che purificherà i cuori e riporterà la chiesa
alle sue origini. Quando il Papa lascerà Roma, dovrà essere riscritta la storia
dei martiri cristiani... La pietra tagliata aprirà una nuova storia".
Si ritornerà alle persecuzioni, alle catacombe. Ma
anche questa nuova esperienza di sofferenze e di sangue "sarà
necessaria", perché purificherà il cuore dei cristiani. Un cuore sceso a
molti compromessi con il vitello d'oro.
La chiesa, dice il veggente, ritornerà "alle
sue origini". Ritornerà cioè alla sua semplicità, alla carità e alla fede
che illuminava i primi cristiani.
Il secondo messaggio ci dice che avremo anche un
"ritorno", probabilmente ai luoghi che hanno visto sorgere il
cristianesimo.
"Il papa lascerà Roma". E, nello stesso
tempo, sarà scoperta "una pietra", che svelerà aspetti ancora
sconosciuti della storia dei Martiri cristiani.
Per questo sarà necessario riscrivere questo periodo
storico.