Tratto da: Le
profezie del Ragno Nero
Autore Renzo Baschera Armenia Editore
Chi fu il Ragno Nero |
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Sappiamo solamente
che questo carismatico personaggio visse intorno alla seconda metà del XVI secolo.
E sappiamo anche che visse in Baviera, nel triangolo compreso tra Ratisbona,
Monaco e Augusta.
Il resto è rimasto
custodito nell’ombra del tempo. Forse, si tratta di un monaco cistercense. In
ogni caso, ci troviamo davanti a un personaggio eccezionale, capace di vedere
il futuro come si può vedere il presente.
La ricerca lascia
immaginare che potrebbe essere vissuto durante il regno di Alberto V, il
Magnanimo (1550-1578). Forse, venne anche invitato, alla corte del re, «per
essere consultato, prima di prendere importanti decisioni».
Il «Santo Monaco
Bavarese» era ben conosciuto al suo tempo, tanto che alla sua morte la leggenda
finì per impadronirsi del personaggio.
Poi subentrò
l’oblio.
A distanza di
oltre un secolo, all’inizio del 1700, ritornarono alla luce «le sue carte»,
sulle quali appariva, quasi come un sigillo, una firma complicata, che si
poteva confondere con una macchia, ma che a un esame più approfondito lasciava
scorgere la forma di un ragno.
Per questo si
parlò del Ragno Nero (Schwarze Spinne).
Si ritornò ancora
a parlare del Monaco Veggente negli anni Trenta, quando il professor Ludwig
Birzer, coordinatore del gruppo di ricerche paranormali voluto da Hitler,
iniziò «a leggere la storia futura della Germania» attraverso questi vaticini.
Testimonianze attendibili dicono che Hitler rimase
affascinato dai messaggi profetici, tanto da sollecitare il
professor Birzer
ad accelerare «l’interpretazione dei contenuti».
Dopo un paio
d’anni di lavoro, il ricercatore riuscì finalmente a inquadrare il futuro della
Germania e dell’Europa. Facendo una relazione al capo nazista, Birzer non usò
mezzi termini: «Ci sarà una seconda guerra mondiale. E sarà la Germania a
muoversi per prima, ma se scenderà in campo prima del 1943, Berlino diventerà
un cimitero». Hitler rimase turbato da queste parole.
Ma la macchina
della guerra non poteva ancora attendere molto. E così, sulla sottile magia
della profezia, prevalse la logica della Blitz-Kreig, la guerra lampo.
La Germania scese
in campo per prima, nel 1939. E Berlino, come aveva profetizzato il Ragno Nero,
divenne proprio un cimitero.
Questa
testimonianza storica conferma ancora una volta la validità dei messaggi
profetici del Monaco Bavarese: un personaggio carismatico la cui storia si è
persa nel tempo, mentre i suoi vaticini continuano ad aprire le finestre sul
futuro di ogni generazione. Fino a quando gli uomini saranno capaci di
accostarsi a questi messaggi con umiltà e con fede.
Guida alla lettura dei vaticini
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Al fine di rendere i messaggi profetici
accessibili a tutte le persone, sono stati semplificati i simboli, dando a
questi una interpretazione. I messaggi sono stati poi divisi in due parti: le
profezie che già si sono avverate (la strada del passato) e le profezie che
devono ancora avverarsi (la strada del futuro).
Una ulteriore
semplificazione ha portato a distinguere i messaggi in modo tale da
considerare i vaticini di decennio in decennio. E per ogni anno del decennio
sono state formulate le interpretazioni.
Non si deve però considerare
questa semplificazione in modo rigido, poiché i vaticini che sono stati
collocati in un determinato anno possono anche avverarsi nell’anno precedente o
seguente.
La suddivisione ha infatti
solamente un valore semplificativo e orientativo.
Per meglio capire questa
disposizione, va tenuto conto che i messaggi provengono da una dimensione dove
il tempo terrestre non ha senso. Sta pertanto alla sensibilità delle persone
«ispirate» collocarli nel tempo terrestre. E decifrarli.
A questo proposito è da
ricordare che le interpretazioni delle profezie partono da una considerazione
globale. Gli aspetti particolari avranno un riscontro negli eventi futuri. E i
riscontri li avremo certamente, come è già stato per il passato.
Occorre aggiungere che il
Veggente usa in alcuni casi un linguaggio ermetico e ripetitivo. Per rendere
comprensibili i messaggi, si riportano qui di seguito le spiegazioni dei
termini ricorrenti:
Il Drago = Il marxismo, nei suoi vari aspetti e trasformazioni
La terra dei Nibelunghi = La Germania
La terra di Pietro = L’Italia
Il campo
di Abramo = Il globo terracqueo
La terra di Santa Giovanna = La Francia
La nuova terra = Gli Stati Uniti d’America
La terra di San Nicola = La Russia (o Bari)
Gli uomini pipistrello = Gli astronauti
La terra del Giusto = La Palestina, Israele
La terra dei laghi = La Svizzera
Il mare
di Cesare = Il Mediterraneo
La terra di Cesare = Roma
La terra di San Giorgio = La Gran Bretagna
La casa di Pietro = Il Vaticano (e l’Italia)
La terra del sole = La Cina
La vecchia terra = L’Europa
La terra di Osiride = L’Egitto
La terra di Colombo = La Spagna
Il lupo
= La dittatura, in generale
Il fabbro
= L’industria bellica
Le formiche = Il popolo
Le aquile = I politici, i capitalisti
La Signora in gramaglie = La morte
La città dei merletti = Venezia
La cortigiana = La chiesa di Roma
La Grande Madre = La morte
Il male
del latte = Il cancro, le pestilenze (l’Aids)
La defunta stella = La luna
La vecchia quercia = L’Europa
Il grande
ombelico = La Mitteleuropa, la Comunità Europea
Il vitello
d’oro = L’adorazione dei beni materiali, il profitto esasperato
Tratto da: Le
profezie del Ragno Nero
Autore Renzo
Baschera Armenia
Editore
Il decennio della
cenere 1991 - 2000
Miserere
mei Deus
D |
urante
questo decennio trionferà la cenere. C’è qualcosa che finisce, che si trasforma
in cenere. Stanno morendo valori sui quali l’uomo aveva fondato la sua vita. Ma
occorrerà ancora molto tempo prima che l’uomo riesca a capire. E soprattutto riesca
a rendersi conto che è in gestazione «una nuova realtà».
Il
simbolo della cenere viene rafforzato dalle prime parole del salmo di David: Miserere
mei Deus. Abbi misericordia di me, o Dio.
I
fratelli capaci ancora di vedere e di sentire, durante questo decennio di
decadimento morale, sociale e politico, si trasformeranno in formiche:
indosseranno l’abito dell’umiltà, preparandosi ad affrontare la strada, irta di
spine, di difficoltà, di travagli, che attraverserà i prossimi anni.
E questo
il tempo che introduce alla settimana santa dell’umanità. Il tempio del
vitello d’oro viene addobbato con i simboli della passione. Le rosee pareti
vengono tinteggiate di viola, per annunciare il dolore, la penitenza. Ma gli
occhi degli uomini continueranno a vederle ancora, per molto tempo,
gradevolmente rosate.
Soprattutto
gli ultimi anni del decennio, contengono i germi della trasformazione, in
particolare per l’Europa Centrale e i Paesi dell’Est. Qui fioriranno grandi
speranze e grandi delusioni, grandi gioie e grandi dolori.
E sarà
ancora qui che si aprirà una piaga destinata a trasformarsi in cancrena:
l’esodo di popoli affamati che invaderanno l’Europa Centrale, seminando
carestia, violenza e disperazione.
Non
lasciatevi illudere dagli ultimi bagliori di un benessere morente.
Non affidate il domani all’alta tecnologia. Perché finirà per dominare la
cenere. E dove cadrà la cenere, cadrà anche l’inganno dell’Anticristo, il cui
respiro è già nell’aria.
1995 - Sole
morente
Il sole è in collera
con gli uomini. Non riscalda più. E quando il suo raggio nasce da oriente
colpisce come una spada.
Sulla mano del
gigante è apparsa una piaga.
Il viandante
giallo porterà il suo unguento per sanarla.
Ma la piaga diventerà
cancrena e la cancrena sarà operata durante una notte di plenilunio, mentre sul
capo dell’uomo voleranno gufi di metallo e pipistrelli sorti dalla schiuma del
mare.
La spiga del grano
rimarrà verde. Ma l’uomo non guarda più alla terra. Il granaio è il mare e le
messi non sono i pesci.
L’uragano
avvolgerà un fiore e il fiore diventerà fungo.
I tempi della
prima civiltà risorgeranno per dire che nulla è cambiato. L’uomo è rimasto un
caprone egoista. E sulla strada del suo egoismo procede a testa bassa.
Maddalena sarà
bruciata e le sue vesti redente saranno divise tra i marinai di una nave che va
alla deriva.
Chiudete gli occhi
e levate il cappello davanti alla terra di San Giorgio. Giovanna raccoglie
pietosamente i morti. E la vita va alla terra e la terra è ancora viva.
Ma il sole, il
sole dov ‘è?
La Nuova Terra ha
messo le catene al sole. Ma ci sono due rospi che continuano a minacciare la
cicala.
E la cicala sarà
messa in gabbia. Sarà l’ultima cicala di una generazione nata nei castelli. E
qui morirà, tra il ferro arrugginito di una gabbia. Sul suo regno verrà gettato
il sale e non crescerà un filo d’erba a memoria d’uomo.
Una palla di luce
solcherà i cieli e sarà confusa con il sole.
Ma la sua luce
sarà fredda, più fredda dei raggi selenici.
L’INTERPRETAZIONE
In questi messaggi
profetici si coglie un preoccupato, insistente invito a concentrare
l’attenzione sul sole perché «è in collera con gli uomini».
E qui il
vaticinio, probabilmente, contiene due messaggi diversi: il raggio del sole
sta provocando «la piaga» (malattie della pelle), perché la civiltà dei consumi
ha compromesso la fascia di ozono; il raggio del sole colpisce «come una
spada». E qui il sole ha una funzione simbolica, rappresenta l’energia atomica.
La profezia è
esatta, se si tiene conto che proprio nel 1995 ci sono stati tre test
nucleari «tra i più importanti di ogni tempo». Una catena di esplosioni
atomiche è avvenuta nell’atollo di Mururoa, in Polinesia. E altre esplosioni
atomiche sono avvenute in Cina.
C’è stata insomma
una prova generale dell’Apocalisse.
I «gufi di
metallo» che volano sul capo dell’uomo sono gli aerei americani che in questo
tempo continuano a sorvolare le postazioni serbo-bosnjache
Sulla terra si
scatena «l’uragano». In Bosnìa e in Erzegovina c’è la guerra. L’esercito croato
sconfigge le milizie serbe di Krajina.
In Cecenia si
riapre il conflitto. A Grozny, in Russia, la polizia apre il fuoco contro i
dimostranti. Ci sono centinaia di morti. E il necrologio continua con
l’assassinio a Tel-Aviv del premier Y. Rabin, con l’attentato al metrò di
Parigi e con le autobombe a Madrid e a Fiume.
Ma l’aspetto più
interessante del messaggio sta nel vaticinio su Giovanna (la Francia), che
«raccoglie pietosamente i morti», provenienti dalla «terra di San Giorgio»
(l’Inghilterra). E si tratta dì personaggi di alto rango, perché tutto il
popolo si leva il cappello, in segno di cordoglio. La profezia anticipa sui
tempi terrestri la tragedia che si è consumata sotto il tunnel dell’Alma, a
Parigi, dove ha perso la vita la principessa Diana, con l’amico Al Fayed.
Ci sono ancora due
punti del messaggio sui quali è Opportuno soffermarsi. Si tratta del «caprone
egoista» e della «palla di luce» che «solcherà i cieli e sarà confusa con il
sole».
Il primo simbolo potrebbe riguardare il
capitalismo. Il secondo, un’astronave proveniente da mondi sconosciuti. Negli
anni futuri, probabilmente, si potrà dare una risposta più precisa a queste
inquietanti visioni.
Continua……….