Tratto
da: Le profezie del Ragno Nero
Autore Renzo Baschera Armenia Editore
Il
decennio della paura 2001
- 2010
Dies irae
Durante
questo decennio trionferà
Gli
uomini, creature sempre più fragili, saranno terrorizzati dalla loro stessa
ombra. Si sentiranno smarriti, in un mondo destinato a diventare sempre più
piccolo.
Crolleranno
due idoli (il capitalismo e l’alta tecnologia?) e l’uomo si sentirà confuso,
disarmato.
Mancheranno
molti punti di riferimento, anche perché la chiesa commetterà l’errore di
partecipare all’irresponsabile gioco della civiltà decadente, fondato
sull’adorazione del vitello d’oro.
Sarà in
questo tempo che i cieli saranno solcati da una candida colomba. Ma la «grande macchina» (l’informatica?) la scambierà per un
corvo.
E il corvo sarà abbattuto. Il suo sangue macchierà il
cielo. E macchierà gli uomini senza pace, condannati
all’esilio.
Sarà in
questo tempo che l’acqua del mare si trasformerà in sangue marcio.
E così sarà per i fiumi e per i laghi. Mentre
i cieli saranno coperti da un sudario odorante di sepolcro.
La
natura, atterrita, rimarrà a guardare l’ultima pazzia dell’uomo. Prima di
ribellarsi. Prima di riprendere il proprio ritmo.
Perché il tempo della paura sarà anche il tempo in cui la
natura sarà umiliata e oltraggiata.
La rosa
sarà sporcata. Poi sarà spogliata, e i petali saranno bruciati.
Nessuno
vedrà la cenere dei petali di rosa. Ma sarà questa
cenere a salvare l’umanità.
Qui finirà la grande
pestilenza. Perché la paura è una pestilenza che
colpisce soprattutto chi ha perso la fede.
2001 - Dal Monte Sepolcro
Nessuno avrà sentito parlare di guerra. Ma la guerra è passata. Nessuno avrà visto
l‘uomo cadere e risollevarsi; vedrete l’uomo trascinare
l’uomo come una sacca senza vita e senza forma.
Non piangete su ciò che è cenere, perché mai fu luce.
Non piangete su ciò che chiamarono
uomo, perché mai fu uomo.
La terra in molti luoghi ha un volto nuovo. Alcune terre
fiorenti saranno diventate paludi; alcune paludi
saranno diventate terre fiorenti.
Il fiume non darà più acqua e alcune terre strappate all ‘acqua ritorneranno all’acqua.
In questo tempo molti si chiederanno che senso può avere ancora
Ma quelli che rimarranno saranno la buona semente.
L’estate comparirà due volte. E
più volte comparirà l’inverno.
Vedrete nevicare al tempo della mietitura e vedrete
fiorire la rosa al tempo della neve.
La stagione della viola e la stagione del crisantemo
diventeranno una favola per i bambini della generazione di Abele.
Dal Nord giungeranno degli uomini, che metteranno le loro
tende nel grande ombelico. Parleranno una lingua del tutto sconosciuta e tra di loro parleranno
senza aprire bocca.
Nel cielo non ci sono più aquile. E
il cielo è finalmente pulito.
Una legge per i tempi che saranno verrà
portata sulle macerie di Roma da un uomo vestito di bianco, con una macchia
rossa all ‘altezza del cuore.
L'interpretazione
Si volta
una pagina nella storia dell’uomo. Saranno coinvolti soprattutto i Paesi
dell’Est. Nella Russia c’è una ferita aperta, che
finirà per fare dell’uomo «una sacca senza vita e senza forma».
Cambiamenti
nei rapporti umani. Si parlerà sempre meno con la lingua, e si parlerà sempre
più con i mezzi informatici, che faranno dell’aria un miscuglio velenoso di onde elettromagnetiche.
La
terra ha cambiato volto in più parti: «alcune terre fiorenti saranno diventate
paludi». Si annunciano pertanto terremoti. E si
annuncia un periodo di siccità («il fiume non darà più acqua»). E di turbamenti della natura.
Si
diffonde
Significativo è il messaggio secondo il quale «l’estate
comparirà due volte». E la stessa cosa avverrà per
l’inverno.
Questo
lascia intendere che il turbamento della natura sarà profondo. E le stagioni saranno sconvolte, al punto tale che «vedrete nevicare
al tempo della mietitura».
Non
sottovalutiamo poi il vaticinio sulla «generazione di Abele».
Qui, il personaggio biblico ha un valore simbolico. Abele è
E non sottovalutiamo il messaggio
riguardante gli uomini del Nord, che metteranno la loro tenda «nel grande
ombelico».
Si
annuncia l’esodo dei popoli dell’Est, che convergeranno
nella Mitteleuropa, mettendo in crisi tutti i Paesi industrializzati.
E
alquanto significativo l’annuncio che «parleranno
senza aprire bocca». L’informatica e l’alta tecnologia finiranno per coinvolgere
tutti. Saranno queste le fondamenta della rinnovata Torre di Babele.
Sulle
macerie (morali?) di Roma rimarrà però «un uomo vestito di bianco» (il
pontefice?). Avrà «una macchia rossa all’altezza del cuore». E questo lascia
pensare a un attentato alla persona del Santo Padre o,
comunque, al Vaticano.
2002 - E' passata la notte
Dalla terra del
padre s’innalza un filo di fumo che copre, come un fungo, il fiume e la pietra
lucente.
E passata la notte ed è passata la morte.
Un terzo delle
spighe di grano saranno tagliate e verranno gettate
nel fuoco perché nei loro chicchi si nasconde il veleno.
Il sole rimarrà
offuscato per un terzo della maturazione.
Guai all’uomo
che metterà la sua tenda sulla sepoltura.
Guai all’uomo che raccoglierà l’erba sotto il fungo. Guai all ‘uomo che si lascerà prendere dallo sconforto.
Giungerà dal
Paese Solare un saggio maestro di vita, mentre l’orfano starà curandosi le
ferite nella caverna.
Nel tempo in cui
maturava l’uva, ci sarà un grande prodigio nel cielo.
Un prodigio nel
mare ci sarà quando scenderanno le nebbie.
Un prodigio
nella terra nel tempo in cui nella terra di Abramo si
aprirà una grande ferita.
C’è qualcosa che
continua a morire.
E lasciate che
C’è qualcosa che
si affaccia alla vita.
Molti nati in
questo tempo entreranno nella vita con le piaghe.
Molti saranno
vittime delle piaghe. Ma ci saranno anche coloro che
riusciranno a vincere le piaghe.
La vita avrà una
misura diversa.
E così anche la gioia e il dolore avranno diverse misure.
Non lasciatevi
prendere dall ‘affanno per i turbamenti: tutto passerà,
trascinando la gramigna della pace.
E questo il tempo in cui una terra sepolta
ritornerà alla luce. E l’uomo dovrà
rifare la sua storia.
L'interpretazione
La notte è un simbolo di paura, di
smarrimento. Significativo è l’accostamento del «fumo»
e del «fungo» a questa paura. Potrebbe pertanto trattarsi di un «incidente»
atomico.
«Un terzo delle spighe» potrebbe essere un
riferimento biblico:
«la terza parte degli uomini» (Ap. 9, 15).
Il veleno che si nasconde nei chicchi di grano
potrebbe invece indicare l’avvelenamento dell’habitat e dei cibi.
Preoccupante è anche il vaticinio sul sole
che «rimarrà offuscato». Si può pensare a «macchie solari», o alla distruzione
della fascia di ozono.
La «sepoltura» potrebbe invece riguardare
una zona morta della terra, dove avverrà «l’incidente»
atomico.
Dall’Oriente («Paese Solare») giungerà «un
saggio maestro di vita». Potrebbe essere un personaggio, come pure una ideologia. E sembra che questo evento
coincida con «un grande prodigio nel cielo» (una cometa o la caduta di un
meteorite).
E
un prodigio si avrà anche nel mare e nella terra. Sarà in questo anno che si verificheranno segni e prodigi; mentre in
Israele («la terra di Abramo») si preparano eventi angoscianti.
I cambiamenti saranno evidenti. Molte cose
alle quali l’uomo credeva ciecamente moriranno. E sta nascendo qualcosa. Potrebbe trattarsi di una nuova
ideologia (la naturalcrazia?), o di un nuovo movimento politico (che riguarderà
soprattutto l’Italia).
Le piaghe (del tempo vecchio) continueranno
però a tormentare molti uomini, rimasti imprigionati dalle leggi del vitello
d’oro.
Il messaggio è chiaro: «La vita avrà una
misura diversa». Cambierà tutto. Si chiuderà un’epoca e crollerà un sistema.
Per lasciare lo spazio a un nuovo tempo e a un nuovo
sistema.
Anche
l’amore e il dolore avranno una dimensione diversa.
L’ultimo messaggio lascia scorgere un
maremoto, durante il quale «una terra sepolta ritornerà alla luce».
2003 - L'angelo mietitore
L’angelo dalle
quattro ali, inviato sulla terra per recidere l'ultima
spiga della vecchia messe, è ritornato in cielo.
Sulla terra è
rimasto uno straccio di carne consumato dal tempo, vegliato da un cane
randagio.
Mani ignote
chiuderanno le mani, per deporle ai piedi della collina,
dove il chiarore lunare culla la pace, dove il vento mor mora incomprensibili
parole per
l’uomo.
La vita è un palpito dell’eterna storia; non cercate tra i morti ciò che
continua a vivere al di là della frontiera demolita
dal tempo.
Uno scettro sarà barattato per quattro gocce di pioggia. Il tappeto dai
fiori color della passione verrà oltraggiato:
ritorna
Maometto. Ma la sua spada sarà spezzata. Ritornano i
vecchi dèi. Ma l’Olimpo non sarà Roma, ma Berlino.
Grandi sono i
fermenti e grandi le promesse che verranno fatte dall
‘uomo segnato. Ma queste promesse sono destinate a
rimanere sterili.
Il trono di
Pietro è abbandonato.
Abbandonate sono anche le due corone bagnate dal mare.
La gloria finale
sarà per una donna, madre della madre.
Non ponete le
vostre speranze sul sole perché sarà oscurato ai tempi
del raccolto.
All’alba di una
nuova luna si avrà un grande tremore della terra. Ci
saranno terre tolte al mare che verranno riconsegnate
al mare.
Un brivido
attraverserà la vecchia terra.
Nella terra dei
Filistei verranno segnate con il sangue le case di
coloro che hanno tradito. E la pestilenza scenderà su quella terra come una vecchia
maledizione.
I tempi sono
fatti per seppellire i tempi.
L'interpretazione
«L’angelo dalle quattro ali» potrebbe
riferirsi a un mezzo di ricerca spaziale. Ma potrebbe
anche simboleggiare una oligarchia, formata da quattro
uomini, quattro potenze, che si metteranno alla guida dell’ Europa.
La nuova potenza che si sta formando finirà
per chiudere le mani. Forse è l’inizio di una nuova dittatura. E potrebbe essere una dittatura economica, finanziaria.
Cambieranno dunque molte cose. Anche perché il tempo «demolirà» una frontiera. Le «quattro
gocce di pioggia» annunciano un periodo di siccità. E annunciano anche la
mancanza di acqua potabile.
Il «color della passione» è il viola, che
nell’antichità simboleggiava Giove, il padre degli
dèi. La profezia lascia supporre che sia prossimo il tempo in cui si verificheranno eventi eccezionali che probabilmente
coinvolgeranno il mondo islamico. La spada di Maometto «sarà spezzata», scrive
il Veggente, preconizzando forse una guerra.
I «vecchi dèi» potrebbero invece
simboleggiare le vecchie potenze europee, il cui cuore batterà
ancora una volta a Berlino, capitale dell’alta finanza.
A questo punto, si inserisce
«l’uomo segnato», che potrebbe rappresentare una guida spirituale. Ma le sue parole cadranno nel vuoto, perché in questo
periodo, in particolare, si sentirà battere solamente il cuore dell’alta
finanza.
Il Vaticano attraverserà un periodo di grande difficoltà, tanto che il «trono di Pietro» sarà
abbandonato. Ma l’allusione è forse a una successione
papale particolarmente difficoltosa.
Le due corone «bagnate dal mare» potrebbero
essere
Si profetizzano poi un terremoto e un
maremoto. Soprattutto quest’ultimo sarà di elevata
intensità, tanto che «terre tolte al mare [...] verranno
riconsegnate aI mare». Potrebbe trattarsi dei Paesi Bassi.
La «terra dei Filistei» è
2004 - La strage dei morti viventi
Molti
saranno i morti ma non sapranno di esserlo.
Li
riconoscerete dalle loro mani, che son fatte di stecchi; dal loro cuore che
sarà fatto di pietra; dalla loro mente che non saprà generare pensieri se non
arrugginiti.
I morti
viventi non sapranno vedere al di là della loro ombra
e disputeranno sulle vecchie case fatte di niente e condannate a rimanere
niente.
Se questa gramigna ritornerà a germogliare
nella terra dello spirito, le sette maledizioni scenderanno sugli uomini.
Dal Nord
giungerà la falce che decreterà la strage dei morti viventi. E
la spada trafiggerà anche i germogli innocenti di questi sepolcri pieni di
vermi.
Storico
sarà l’incontro della croce con la corona delle rose. Da questa luce uscirà una
nuova preghiera, che sarà la preghiera delle catacombe.
Dal grande fiume della valle uscirà una nube che sorvolerà molti
Paesi, dispensando fame e tribolazioni.
E la nube si calerà su una donna che sarà
prossima al parto.
E i dolori saranno divisi a metà.
Lasciate
che le sette figlie vadano lontane dalla madre, perché la madre
non avrà più latte.
Lasciate
che Abele fissi la sua tenda in terra straniera,
poiché la sua terra è ormai un cumulo di pietre e uno stagno di lacrime.
Un
cavaliere solcherà come una meteora i cieli. Il suo cavallo sarà nero. E molti si lasceranno ingannare.
E risorta la malapianta, diranno molti. E altri: è ritornato per esigere il resto dell’eredità.
Assisterete
invece al duello tra il cavaliere e la bestia segnata nei piedi.
Il
cavaliere sarà sconfitto. Nessuno lo vedrà cadere, ma nel punto dove cadrà rimarrà l‘orrendo segno.
L'interpretazione
Non è facile
stabilire chi saranno i «morti viventi». Potrebbero essere gli schiavi delle
alte tecnologie, che riducono l’uomo servo di un sistema. E
potrebbero essere anche gli adoratori del vitello d’oro. Si annuncia comunque un nuovo trionfo dell’alta tecnologia (forse ci
saranno strabilianti imprese spaziali), che implicherà schiavitù e umiliazione
per l’uomo «ancora capace di vedere e di sentire». Al centro della vita non è
più la creatura umana, ma il computer.
Dal Nord arriverà
però un «vento nuovo». Il Veggente ricorda «la spada», simbolo di guerra. Il
messaggio potrebbe riguardare i Paesi scandinavi.
Novità ci saranno nel dialogo tra le chiese cristiane. La «croce» (la
chiesa di Roma) incontrerà la «corona delle rose» (la chiesa anglicana?).
Si scriverà allora
una nuova pagina di storia. La «preghiera delle catacombe» lascia però
intendere persecuzioni, lotte, soppressione della libertà, soprattutto
religiosa.
Il «grande fiume» potrebbe alludere alla Germania o alla Russia.
Da una valle di questi Paesi si alzerà una nube tossica, che sorvolerà la
terra, seminando paura e morte. Potrebbe trattarsi di un «incidente» atomico.
La «donna prossima al parto» potrebbe essere un centro di ricerche atomiche,
dove si sta preparando un nuovo, potente ordigno bellico.
Le «sette figlie»
sono invece sette potenze nucleari (nel Medio
Oriente?) o petrolifere che si dividono per creare sette imperi.
C’è poi un
vaticinio nefasto per la «terra di Abele». Potrebbe
trattarsi di Israele, ma potrebbe anche riguardare
«l’umiltà, la pace, le vittime di un sistema di vita» che non trovano più
cittadinanza in una terra impregnata di violenza.
Simbolo nefasto è
anche il cavallo nero. Rappresenta l’inganno, la schiavitù,
Non è poi
rassicurante il simbolo della «bestia segnata nei piedi», forse un personaggio di alto rango (un politico, un finanziere, uno scienziato)
claudicante.
Sarà questo
personaggio che, alla fine, vincerà.
2005 - Il sangue marcio
L’acqua
dei mari diverrà bollente. E i pesci moriranno.
L’acqua
del mare diventerà come pece e le onde rimarranno imprigionate
dalle rocce.
L’acqua
del mare diventerà rossa come il sangue marcio, e tutte le spiagge
saranno lordate.
L’acqua
del mare avrà l’odore della morte e tutti i villaggi marini saranno impregnati
di pestilenza.
La
maledizione non cadrà dal cielo, ma salirà dal fondo, dopo essere stata
imprigionata per parecchio tempo.
Guai a coloro che si bagneranno in queste acque infette. Sulle
loro carni rimarrà il segno del fuoco e nella loro stirpe rimarrà il segno del
dolore.
Undici
cavalieri vestiti di giallo cercheranno di fermarla, ma tutto è stato previsto. E tutto verrà
superato.
Dalle
leggi si farà la legge.
Dalle
stelle sorgerà la stella.
Non
seguite la corte del re senza trono perché la sua anima è la vendetta.
Non
seguite il simbolo del sole perché vi porterà verso il precipizio.
Lo
scorpione trionferà sul lupo. E il suo segno
sostituirà la madre.
Gli
uomini dello scorpione si riconosceranno dalle mani callose, dall’occhio feroce
e dalla pelle segnata.
Il loro
capo impartirà i comandi con il braccio sinistro.
Guardatevi
dai guerrieri che portano la fascia: sono nati sotto il
segno della pestilenza e semineranno pestilenza.
Guardatevi
dalle lune del grano, perché saranno lune di terrore.
Guardatevi dalle erbe, perché nascondono spesso
e da ogni foglia sulla quale si sia depositata
la polvere.
L'interpretazione
L’inquinamento dell’habitat
sta raggiungendo i massimi livelli.
I vaticini di questo tempo si possono considerare come «
Così, ad esempio, «il sangue marcio»,
profetizzato anche da Giovanni, quando il secondo angelo versa la sua coppa nel
mare. L’acqua dei mari che diventa «bollente» lascia
intendere un surriscaldamento del pianeta.
Questa «pestilenza» dei mari finirà per
coinvolgere anche le spiagge, i villaggi marini, le città sul mare, come un
orrendo mostro si sta, a poco a poco, estendendo fino
alla terra.
Le acque stanno diventando «una
maledizione».
A questo punto, un personaggio riesce a
dare ancora una speranza. Si tratta di una donna, il cui nome rimane celato nella paro
Alle porte c’è una nuova legge. Un
cambiamento. E un grande cambiamento si avrà anche nel
Paese delle stelle, gli Stati Uniti d’ America.
Si registreranno poi iniziative
d’ispirazione monarchica. Anche in Italia. Il «simbolo
del sole» potrebbe identificarsi con la Cina, o
comunque con l’Oriente. Qui si stanno sviluppando tensioni che lasciano
immaginare qualcosa di negativo per l’intera umanità.
Non vanno trascurati i due simboli che
seguono. Il «lupo» potrebbe essere identificato con la
Germania, mentre lo «scorpione» rappresenta la forza distruttrice,
Avremo, forse, una ribellione da parte di agricoltori, che saranno guidati da nuovi movimenti
marxisti («braccio sinistro»). E in questo tempo che sarà
scritta una nuova pagina del terrorismo.
Qualcosa di grave avverrà durante la luna
di luglio.
Violenza e avvelenamento della terra: sono
i messaggi deprimenti di questo tempo.
2006 - I corvi sulla città nuova
Scenderà
verso il mare un uomo dal volto scarno. Le sue labbra
saranno bruciate dalla sete.
Raccoglierà
nel palmo delle mani poche gocce d’acqua marina e le sue mani sanguineranno.
Scenderà
verso la verde vallata una donna per cercare del cibo per i suoi figli.
Staccherà un frutto da un albero e le sue mani rimarranno secche
come sterpi.
Scenderà un
vecchio verso il campo delle ossa per cercare un meritato riposo e non troverà
del posto per deporre la sua sacca di viandante.
Non c’è più
gioia di vivere.
Non c’è più
speranza per morire.
Nel deserto
dell’anima si alzerà una voce lontana.
Due
fratelli, provenienti dalla terra di Gelor verranno ad annunciare che la città
nuova non esiste più.
Sulle
macerie trionfano, padroni assoluti, i corvi.
Uno dei due
fratelli di nome Vashe porterà una goccia di speranza nel grande ombelico.
Mancheranno
cinque soli prima che i veleni siano sciolti e prima
che i fiori dei prati possano riavere i loro colori.
L’annuncio
della distruzione della foresta di marmo non provocherà
alcuna lacrima, alcun dolore.
Ogni uomo
sarà solo un uomo e i suoi confini non andranno al di là
della sua ombra.
Molti si
giudicheranno giusti, ma dentro saranno dei nidi di serpenti.
Molti giureranno sulla loro parola, ma la parola avrà
il lezzo del cadavere.
Distruggete
questa semente senza pietà. Dalle vene di questi uomini non sgorgherà sangue, ma veleno. E guai a chi contaminerà la terra con questi
veleni: prendeteli e bruciateli.
Il fuoco
deve continuare la sua purificazione.
L'interpretazione
I
«corvi» hanno un doppio significato simbolico. Rappresentano la saggezza, ma
anche la distruzione.
Potrebbero
anche essere emblema del disastroso grado d’inquinamento delle città. La
«città nuova» potrebbe identificarsi con New York.
Significativo è il messaggio delle mani che sanguinano a
contatto dell’acqua marina.
La profezia
è un grido di allarme: indica un ambiente avvelenato
a un punto tale che, toccando solamente le cose, si ulcerano le mani.
Un
personaggio d’importanza mondiale lascerà «il suo posto di
battaglia», non riuscirà tuttavia a godersi un meritato riposo.
Nuove
ricerche permetteranno di allungare la vita, ma la gioia di vivere sarà sempre
più sfuggente.
L’anima
dell’uomo sta diventando «un deserto». E sarà da questo
«deserto» che si alzerà una «voce lontana», un desiderio di spiritualità.
La
«terra di Gelor» potrebbe riferirsi a un Paese
mediorientale, mentre la «città nuova» potrebbe essere, come abbiamo visto, New
York, oppure lo Stato di New Messico.
Sulle
macerie (di una civiltà?) finiranno per trionfare solamente i corvi. Non ci
saranno né vinti, né vincitori.
La
speranza non verrà comunque a mancare completamente.
Vashe (uomo di fede) aiuterà a proseguire il cammino.
A
questo punto, «mancheranno cinque soli», cioè cinque
anni, prima che «i veleni» (l’inquinamento radioattivo?) svaniscano e sia permesso
ai fiori di riprendere i loro colori.
La
«foresta di marmo» è una città che sarà distrutta, la cui distruzione,
tuttavia, non provocherà lacrime.
Sembra
di capire che sarà questo il tempo del grande inganno:
«Molti
si giudicheranno giusti, ma dentro saranno dei nidi di serpenti».
Falsità, inganno, corruzione.
E il tempo dei «falsi profeti». Il Veggente
non ha dubbi sulla loro opera di distruzione morale e spirituale.
Per
questo «il fuoco deve continuare la sua purificazione>’.
2009 - La valle dei mostri
Molte
saranno le donne che piangeranno sulle culle vuote.
E molti saranno gli uomini che chiuderanno la strada dei
padri.
Nella valle
chiusa dai monti e solcata dal fiume vedranno la luce degli uomini con le gambe
della rana, il corpo del capretto e la testa umana.
Da una
donna segnata dal grande nome nascerà un uomo con tre
teste e una sola gamba.
La disputa
sarà grande su questi mostri umani. E poi si deciderà
per renderli eternamente felici.
Il vecchio
che parla la lingua di Attila dichiarerà guerra alla
pace. Ma i suoi combattenti diserteranno. E rimarrà la vita felice con la speranza
di germogliare sulla terra. Si vedrà un numero sempre
maggiore di querce e un numero sempre- minore di sterpi.
Pochi
uomini semineranno, mieteranno e macineranno.
E il loro lavoro sarà maggiore a quello di un intero
popolo di piccoli insetti.
I giganti
saranno senza re, ma la loro casa avrà la corona.
La loro
spada sarà fatta di carne. E sapranno vedere e sentire
oltre i limiti concessi al vecchio uomo.
Il vecchio
barbaro arriverà al soglio di Pietro, ma non sarà a Roma.
Sarà questo
il tempo in cui sorgerà la comunità dei fiori, destinata a portare la legge
nel deserto, dove vissero i profeti.
Gloria per
il figlio che ritorna e gloria per il padre che sa parlare la lingua dei
padri.
Il grande fiume segnerà la sua pazzia verso la quarta luna.
Trascinerà cose e uomini, seminando
vita e maturerà il grano.
Non voltate
lo sguardo per ammirare la grande pianta. E piena di foglie e di fiori, ma nella sua ombra c’è già il
niente e il tutto del domani.
L'interpretazione
Le «culle vuote» sono un simbolo
preoccupante, che indica un calo della natalità. La sterilità degli uomini e
delle donne potrebbe dipendere dall’inquinamento
radioattivo. In questo tempo, molte famiglie si estingueranno.
La
«valle chiusa dai monti e solcata dal fiume» potrebbe identificarsi con
La
«donna segnata dal grande nome» potrebbe essere
Venezia. Qui accadrà qualcosa d’insolito. Il mostro «con tre teste e una sola
gamba» potrebbe indicare una coalizione «orrenda».
Il
Veggente ricorda Attila, come simbolo di distruzione, di annientamento.
Distruzione e annientamento che dovrebbero riguardare soprattutto
Alla
fine, saranno le «querce» ad avere partita vinta. Trionferanno cioè il coraggio, la verità e la forza della natura.
In
alcuni passi dei vaticini sembra di scorgere un rigurgito delle teorie
riguardanti il superuomo. Si parla infatti di
«giganti» e di «pochi», che basteranno però per l’intero popolo.
Tempo
di barbari (Attila) e tempo di «giganti». Non è facile
però comprendere che cosa possa significare la spada «fatta di carne».
Sappiamo
invece che l’imbarbarimento arriverà fino al «soglio di Pietro». Ma sembra che
in questo tempo la sede vaticana, o comunque il
pontefice, sia fuori Roma.
La
«comunità dei fiori» è un simbolo che si ricollega alle leggi della natura,
alla semplicità, alla spiritualità.
Si
annuncia poi un ritorno alla tradizione. La chiesa ritornerà a parlare «la lingua
dei padri». Si ritornerà alla vecchia liturgia e alla lingua latina.
Il
«grande fiume» potrebbe essere il Po, (ma si potrebbe
anche alludere a una località al di fuori dell’Italia, bagnata da un grande
fiume) che porterà la distruzione in primavera. Potrebbe anche trattarsi di un
terremoto.
Il
messaggio ricorda che questo sarà un tempo di contrasti profondi. E un momento di transizione perché «il tutto» lo troveremo
nel domani.
2010 - I tre segni
Quando
appariranno i tre segni di Ara i tempi diverranno più
indulgenti, per gli uomini e per la terra.
Il primo
segno lo vedrete allo spuntar del sole, quando il cielo assumerà il colore del
sangue.
Il secondo segno lo avrete quando verrà scoperta la tomba di ghiaccio
di un millenario antenato.
Il terzo
segno lo avrete invece quando giungeranno a Vienna i
tre Re Magi, i cui doni saranno: speranza, fiducia e giustizia divina.
I tribunali
dell’uomo diventeranno cenere. I giudici saranno giudicati e condannati.
Nuova sarà la bilancia e nuovi saranno i pesi.
Nuovi
saranno anche i figli d’Ippocrate, perché gli ultimi esemplari di questa razza
bastarda verranno bruciati dalla loro superbia e
dalla loro ignoranza.
L’Oriente
si sposerà con l’Occidente. E da questa felice unione
nasceranno nuove speranze e nuovi germogli.
Non
lasciatevi però ingannare dalle grandi luci.
E non lasciatevi ingannare dal canto del bianco usignolo.
Lasciate
che la legge seppellisca la legge.
In questi
tempi germoglieranno nuove radici.
E una forza verrà dalla terra asciutta, dove la sabbia è
madre e dove l’acqua è matrigna.
Qui
ritroveranno la gioia di vivere molti uomini che portano nel cuore le ferite
del fuoco.
Qui la
legge germoglierà per dare vita.
L’ombra
darà pace. La sabbia darà vita. Sulla sabbia verrà depositata la speranza e sarà la sabbia a sconfiggere
molti dolori.
L’uomo
ritorna a parlare all’uomo.
L’uomo
ritorna a parlare direttamente al suo grande Dio.
L'interpretazione
Ci saranno tre
segni. Tre segni che annunciano la fine del tempo della paura.
Su «Ara» sono state avanzate diverse ipotesi. Il
riferimento potrebbe riguardare l’altare, in quanto ara in latino significa altare. E quindi la chiesa, la
fede, la religiosità.
Il primo segno riguarda il cielo. Avremo un fenomeno simile a un’aurora boreale. E da notare
che un «segno» simile si registrò anche alla vigilia della seconda guerra
mondiale.
Il secondo «segno» riguarda il ritrovamento di un corpo umano,
perfettamente conservato, in un ghiacciaio.
Il terzo segno allude all’avvento di tre personaggi, «i tre
Re Magi» carismatici, che orienteranno il mondo verso nuove speranze.
La vecchia legge viene superata. Il Veggente
annuncia che «i tribunali dell’uomo diventeranno cenere». Perché
nuove leggi (più giuste) regoleranno la vita degli uomini.
Cambieranno i rapporti umani («Nuova sarà la bilancia»). La bilancia è
anche un simbolo di equilibrio, di uguaglianza, nonché
l’emblema dell’arcangelo Michele.
Cambiamenti radicali si avranno anche nella medicina, nel rapporto tra
paziente e medico. La superbia e l’ignoranza della classe medica saranno
«bruciate».
Interessante il vaticinio sull’Oriente che sposerà l’Occidente, che indica
come, soprattutto nel campo medico, si avvicineranno sempre di più le
conoscenze terapeutiche, portando a una nuova medicina
e soprattutto a un nuovo modo di considerare
Molte leggi occidentali (chemioterapie?) saranno seppellite. Perché stanno germogliando nuove idee.
La «terra asciutta», probabilmente, si deve collegare alla
trasformazione radicale della medicina. Sarà «la
sabbia» a sconfiggere molte malattie. Ma la
sabbia indica anche
Si potrebbe quindi pensare a una medicina
preventiva, fondata su una vita corretta, pulita, tranquilla. Su una vita
spiritualmente ricca, perché l’uomo «ritorna a parlare direttamente al suo grande
Dio».