Tratto da: Le
profezie del Ragno Nero
Autore Renzo
Baschera
Armenia Editore
Il decennio dell'incertezza
2011 - 2020
Libera
me, Domine
Durante
questo decennio trionferà l’incertezza. Dal profondo sorge un grido, una
preghiera: liberami, Signore, dalle ombre della cenere e
dalle ombre della
paura.
L’uomo
sta uscendo timidamente dalla schiavitù che lui stesso si era
costruita. Ritorna a rivedere il sole. Ma i
suoi occhi sono feriti dal raggio solare.
L’incertezza
avvolge ogni cosa. Si respira nell’aria.
Alle
spalle sono rimaste le macerie di due imperi. Davanti si apre una strada che
non ammette errori.
Sarà
in questo decennio che l’uomo «scoprirà di avere anche un’anima». E questa sarà una grande scoperta, che finirà per
modificare profondamente i
ritmi della sua vita. Molte cose cambieranno. Cambierà la qualità della vita.
Ma il cammino sarà lungo,
duro e faticoso. E non tutti saranno capaci di
stringere i pugni, per arrivare alla meta.
Sarà
in questo decennio che si manifesteranno «grandi segni». Mentre
la strada dell’alta tecnologia sarà seminata di pesanti sconfitte.
Sospetto,
delusione, instabilità porteranno a una profonda
crisi. I punti che ritenevamo fermi, sicuri, finiranno
per vacillare.
Il
capitalismo darà segni di profonda stanchezza. Le democrazie languiranno nella
palude dell’indifferenza.
La
grande aspirazione dell’uomo si concentra in un nuovo
codice di vita.
E molti s’illuderanno di
essersi incamminati sulla nuova strada. Invece occorrerà ancora del tempo prima che una nuova luce rischiari
stabilmente la
giornata.
Saranno
necessarie nuove esperienze, prima di «vivere veramente l’età dello spirito».
Saranno necessarie nuove esperienze prima di approdare
alla spiaggia della terra che
il Padre aveva preparato per l’uomo.
Perché nella terra di questo tempo il grano cresce ancora
avvelenato. E l’acqua ha
ancora l’amaro sapore del sangue marcio.
2011 - Il seme lunare
La terra è la madre ricca.
L’oro e l’argento sono i cugini poveri.
Ma lasciate
che la terra si sgravidi dei suoi veleni.
Nel grande solco
verrà gettato il seme lunare, i cui germogli avranno la forma di una stella.
L’animale, la
terra e l’uomo cresceranno tutti nella stessa misura. E la terra produrrà pane
per sfamare i padri, I figli e i figli dei figli.
Dall’Oriente
giungerà un nuovo frutto, che sarà una valida medicina per il male del latte.
Del grande sogno rimarrà l’ombra.
Della grande
speranza rimarrà sempre
Anche il principe-cuore, che giungerà nella capitale delle
torri al tempo della vendemmia, parlerà la lingua delle catacombe.
Ombre scomparse sui patiboli di tutto il mondo ritorneranno sulla
terra per chiedere giustizia.
Si apriranno gli
ossari, scopriranno le tombe perché così vuole la legge dei quattro saggi.
Molti rivedranno
le ombre, perché cammineranno con gli uomini. Molti riconosceranno le ombre
perché furono carne.
E il tempo dei commiati: quello che è passato dall’Eterno
ritorno nell’Eterno; quello che è stato generato per la terra rimarrà per il
suo tempo in terra.
I tempi delle
grandi purificazioni sono alla fine.
L’uomo affonda le
sue radici. E la pianta migliore sarà quella che sceglierà la terra segnata con
la lucertola e il ramo di ulivo.
Qui i raccolti
saranno abbondanti.
Qui la pace sarà
quasi solenne.
L'interpretazione
L’uomo ritorna a valorizzare
L’uomo potrà cominciare a vivere con un
ritmo diverso.
Sta iniziando a mettere radici il binomio
uomo-terra, che consentirà la riscoperta della spiritualità.
Il «seme lunare» e i «germogli» a «forma di
stella» lasciano intendere novità nel campo della ricerca spaziale. Ma si potrebbe pensare anche a nuove piante, cresciute su
piattaforme spaziali.
C’è nell’aria il desiderio di «costruire il
nuovo». Ma tante sono le incertezze, le conflittualità,
le difficoltà.
Il «nuovo frutto», che viene dall’Oriente,
lascia pensare a qualche ritrovato di origine
vegetale. Servirà per curare «il male del latte» (il cancro?). I risultati
sembrano tuttavia scarsi. Infatti «rimarrà sempre la speranza»
(senza frutto?).
Di particolare interesse è il vaticinio
sulla «sola lingua». E un messaggio di unione, di
dialogo mondiale. E con la «sola lingua» ritorna anche
Il «principe-cuore» (personaggio
carismatico, di grande bontà) potrebbe identificarsi
con il pontefice o, comunque, con un personaggio importante della chiesa. Il
Veggente indica come luogo d’insediamento di questo
personaggio «la capitale delle torri». La torre però, nella simbologia
cristiana, raffigura
La «legge dei quattro saggi» è un messaggio
di purificazione e di rinnovamento, mentre le «ombre... [che] cammineranno con
gli uomini» potrebbero essere presenze invisibili. Presenze angeliche, il cui
compito è quello di aiutare l’uomo a imparare
nuovamente a camminare. A camminare da solo.
L’uomo si sta allontanando da qualcosa, da
qualcuno. E, infatti, «il tempo dei commiati». «I
tempi delle grandi purificazioni sono alla fine», e quindi l’uomo si stacca dal
passato per inventare «il nuovo».
Due simboli, il ramo d’ulivo e la lucertola,
ci dicono però che la lotta tra il bene e il male continuerà
sempre, sebbene questi emblemi possano essere interpretati come stemmi di
qualche città o di qualche personaggio.
2012 - Le foglie diverse
I rami
delle piante avranno un ‘unica ombra. Ma le piante saranno sostanzialmente diverse.
Ogni
pianta avrà più di un tronco e ogni tronco avrà più
nomi. Ma le foglie saranno diverse.
Così verrà fatta
E sulla terra potranno esserci solamente delle ombre
staccate.
La
giustizia sarà per la prima volta amministrata da uomini giusti.
Ma pochi saranno i giudici. E la
loro casa sarà sul monte.
Non
lasciatevi ingannare dall ‘uomo che porta il fiore
reciso. Dice di parlare in nome del re, ma il suo vero padrone è il drago.
Dice di portare la buona novella, ma il suo unico scopo è
quello di scagliare il figlio contro il padre e il padre
contro il figlio.
Le stelle ritorneranno a unirsi.
E il loro numero sarà ancora maggiore.
Nella terra dei Filistei si attenderanno inutilmente i
messaggeri di pace.
C’è l’ansia e il terrore del vecchio paradiso terrestre.
C’è la pazzia nel regno del vecchio sdentato.
Non trascurate di osservare l’erba e i fiori perché è
questo il momento in cui l’uomo riuscirà a scoprire l ‘antiveleno
della vita. Più lunga sarà la sua
strada. Più profumati saranno i suoi fiori.
I quattro saggi daranno
Seguite il vecchio vestito di bianco, che viene dall ‘Oriente. Il trono è scomparso. E
ci saranno due troni. Poi ce ne saranno tre.
Ritornano a suonare le campane. Ma
il loro suono è funebre.
L'interpretazione
«Le
foglie diverse», che hanno però «un’unica ombra»,
lasciano scorgere una unione di popoli. Potrebbe trattarsi di una nuova Unione
Europea, sebbene il vaticinio possa anche riferirsi a una
Confederazione di Paesi orientali, o mediorientali.
I
primi risultati dovrebbero essere positivi,
soddisfacenti, perché si parla di «montagna» e di «frutti», che vengono
raccolti.
In
ogni caso, si annuncia una centralizzazione di poteri.
E una amministrazione di «uomini giusti».
Ma non è tutto oro quello che luccica. Tra gli
«uomini giusti» (casta sacerdotale carismatica?) si aggira l'uomo «che porta il
fiore reciso», simbolo di sofferenza, di morte.
Potrebbe
anche trattarsi di un personaggio proveniente da una città che ricorda il nome
di un fiore. E il fiore potrebbe anche essere
ricordato dal suo nome, o potrebbe trovarsi nello stemma del suo casato.
Questo
personaggio simboleggia l’inganno, perché parla «in nome del re, ma il suo vero
padrone è il drago». Il drago nel simbolismo cristiano è equiparato al
serpente e indica quindi il male, la morte, l’oscurità. Nel simbolismo ebraico
rappresenta invece la desolazione.
Questo
personaggio, che s’inserisce nel grande disegno
dell’«unica ombra», cioè dell’unione dei popoli, finirà per accendere
conflitti, perché «il suo unico scopo è quello di scagliare il figlio contro il
padre e il padre contro il figlio».
Buone
previsioni per gli Stati Uniti d’America, perché «le stelle (della bandiera
Usa) ritorneranno a unirsi». Anzi, aumenterà il numero
dei Paesi che formano l’Unione.
Previsioni invece tutt’altro che rassicuranti per la
Palestina («la terra dei Filistei»). Qui, la pace tarda ad arrivare.
Il
«regno del vecchio sdentato» potrebbe riferirsi a una
vecchia monarchia (i Windsor?), prossima alla fine.
Più
curiosa ancora è la profezia sull’«antiveleno della
vita». Forse, si tratta di una scoperta sensazionale,
che permetterà all’uomo di vivere più a lungo, e soprattutto di vivere meglio,
in una dimensione di serenità e amore.
La
presenza dei «quattro saggi» è rassicurante, anche se la loro legge è ancora
lontana.
2013 - Il rientro del Profeta
L’ultima foglia si è staccata dal ramo.
E il ramo è diventato secco.
E il ramo viene consegnato alla terra affinché lo trasformi in polvere.
L ‘ombra del Profeta rimarrà nei cieli per sette lune. E per sette lune si vedranno turbamenti e prodigi.
La voce si è
spenta. E rimasto il deserto e sono rimasti i carovanieri
senza meta.
L’uomo è rimasto orfano e non lo sa. Suonate le campane. Piangete sulle ombre calanti, perché la notte si
addensa sugli spiriti.
Beati coloro che finiscono il tempo della
semina, perché si approssimano al raccolto. Beati coloro che
incontrano la notte, perché vedranno la vera luce.
Beati coloro che depongono il vestito di
carne, perché risorgeranno nello spirito. Beati coloro che
lasciano la prigione terrena, perché troveranno la libertà.
Beati coloro che sanno attendere con serenità Il grande abbraccio, perché
dolcemente passeranno il fiume.
Beati coloro che all ‘appuntamento si
presenteranno ignudi, perché saranno lussuosamente vestiti.
Beati coloro che giungono nella Grande Valle affamati,
perché saranno attesi al banchetto dell ‘Eterno. Beati coloro che partono senza
rimpianti, perché saranno attesi nella Valle
della Felicità. Beati coloro che sono abbracciati in
solitudine, perché saranno accolti da un coro angelico. Beati tutti coloro che
si ricongiungono con
L'interpretazione
L’unione
dei popoli sta fallendo. Il «ramo (l’Europa?) è diventato secco». Si preparano
grandi eventi; qualcosa finisce, qualcosa si trasforma in polvere.
«L’ombra
del Profeta» annuncia un rinnovamento, che si compirà
nel tempo di «sette lune». Potrebbero essere sette mesi, o anche sette anni.
Il
Profeta annuncia una vita nuova, un cambiamento.
Qualcosa
d’importante muore («l’uomo è rimasto orfano»). E
qualcosa d’importante si affaccia alla vita.
La
«notte si addensa sugli spiriti» lasciando scorgere momenti di turbamento e di
riflessione. L’uomo sta cercando una strada nuova.
I
messaggi profetici contenuti nelle «beatitudini» sono di particolare
interesse, perché «fotografano» l’incertezza, l’ansia, i timori
di un momento di transizione. Sono parole di grande spiritualità e al contempo
messaggi che invitano a riflettere, per prepararsi «al nuovo». E giunto il tempo di abbandonare il vecchio, per imparare a vivere.
E giunto il tempo di considerare la vita sotto una luce
diversa.
In
alcune parole del messaggio, sembra di scorgere una nuova cultura della Morte,
che ci viene presentata come «grande abbraccio» e
come ritrovamento della libertà.
La
terra si è trasformata nella «Grande Valle» degli «affamati». Affamati di
spirito, affamati di fede. E sembra che, in questo
tempo, soprattutto la fede sia la «grande assente».
La
speranza verrà data solamente dalla realtà che gli
occhi dell’uomo non riescono a cogliere.
I
vaticini di questo tempo sono un canto sconsolato. Sembra che il Veggente non
riesca ad annunciare nulla di positivo per la vita
dell’uomo.
Perché
«la felicità» rimane al di là della notte, cioè al di
là della Morte. Alcune parole, come «solitudine», «orfano»,
«rimpianti», meritano una riflessione particolare, in quanto
sintetizzano il clima di questo tempo: un tempo che viene segnato con il
«sassolino nero».
2014 - La donna della vigna
L’orfana terra ritorna a fiorire nel tempo della vendemmia.
Sarà una donna, che giungerà dal Nord, a portare una nuova vite. E i suoi grappoli saranno così grandi da piegare la madre.
La donna costruirà la sua casa nella vigna. E qui
veglierà sui grappoli d’uva, che matureranno nel giro di poche lune.
La donna detterà legge. E la legge darà una buona
semente.
La donna conserverà il raccolto. E il raccolto
renderà il doppio.
Sangue sulla spiaggia delle rose.
Qui la terra tremerà a più riprese e distruggerà l’opera di più
generazioni.
Il mare si riprende le sue cose.
E il tempo
si riprende i suoi scettri.
Gli uomini cammello porranno l’assedio a Magera. E Maometto dovrà riporre la spada nel suo fodero.
Non sbocceranno i fiori nel tempo dei fiori.
Non profumeranno i gigli nel tempo dei gigli.
Pilato vigila su Santa Giovanna e gli uomini ritorneranno nelle loro case.
Ma ci sono i lupi grigi che infestano la vallata tra i due fiumi. Qui il
nuovo Carlo porrà le sue tende e da questo punto partiranno
nuove crociate, che non avranno però per meta il Santo Sepolcro.
La spiga ha perso il suo veleno, ma anche la rosa ha perso il suo profumo.
Un segno verrà da Oriente, dove ci sono dei Magi
che attendono la lieta novella. Le porte delle chiese si aprono. I prigionieri
rivedono la luce del sole.
Scende sulle terre di re Thari una pioggia di benedizioni.
Il trono di pietà con le chiavi verrà gettato nel
mare. E tutto sarà fatto nuovo.
L'interpretazione
La
prima parte del messaggio ruota attorno a una figura
femminile. La protagonista di questo momento è una donna del Nord. E lei che
farà rifiorire «l’orfana terra». Potrebbe trattarsi di un personaggio
politico, come di scienza. In ogni caso, si tratta di una figura carismatica,
comparsa in «momenti di buio profondo» per accendere il lume di una nuova
speranza.
I
simboli della vigna e dell’uva indicano benessere, abbondanza, saggezza. La
«spiaggia delle rose» (la Liguria?) sarà segnata dal sangue. Potrebbe trattarsi
di un terremoto. E si tratterà purtroppo di un
terremoto devastante, perché «distruggerà l’opera di più generazioni».
Terremoto
e maremoto. E il mare si riprenderà le sue terre.
Mentre il tempo «si riprende i suoi scettri», in quanto
uomini potenti, uomini che contano, finiranno miseramente.
Il termine «scettri» riguarda probabilmente qualche monarchia.
Interessante
è il simbolismo degli «uomini cammello». Il cammello ricorda la dignità, la
regalità, la forte fibra. E un simbolo che il cristianesimo
ha associato ai Re Magi e a Giovanni Battista (che portava vesti di pelo di
cammello).
Questi
uomini «porranno l’assedio a Magera». Potrebbe trattarsi
di Magerit, il nome arabo di Madrid.
Si
allude forse al pericolo di una invasione araba
dell’Europa, il cui tentativo tuttavia fallirà.
Saranno
violate le leggi della Natura: «Non sbocceranno i fiori nel tempo dei fiori». E questo un annuncio
inquietante.
Grandi
incertezze in Francia (Santa Giovanna). Qui, qualcosa cambierà. E il cambiamento porterà grandi preoccupazioni.
Il
«nuovo Carlo» potrebbe riferirsi a Carlo Magno. Forse sta nascendo un nuovo
impero. E si stanno organizzando «nuove crociate», la
cui meta, questa volta, non sarà il Santo Sepolcro.
Dall’Oriente
verrà «un segno». E dovrebbe essere un segno di pace,
di libertà, di speranza. Saranno liberati i prigionieri.
Le
«terre di re Thari» non hanno una interpretazione.
Potrebbe trattarsi di un Paese mediorientale, dove la schiavitù viene ancora praticata.
2016
- Il pascolo dei lupi e degli agnelli
Nella terra dove
il grano produce due spighe e dove la rondine ha fissa
dimora,
vedrete pascolare pacificamente il lupo assieme con l’agnello.
Il lupo porterà
sulla schiena il segno del sole.
L’agnello porterà
sulla schiena il segno della notte.
Alla quarta luna
il pascolo verrà coperto dalle acque.
Una montagna di
ghiaccio sposerà il sole. E i tempi saranno mutati.
La valle diventerà deserto.
E il deserto diventerà una verde valle.
Sarà allora che
il lupo e l’agnello cambieranno segno.
Molti si
confonderanno.
E l’ultimo Pietro della foresta dei marmi benedirà il
lupo, scambiandolo per agnello.
E questo il tempo in cui l’uomo compirà finalmente delle
cose utili.
Germoglierà la
spiga dove trionfava la pestilenza.
Germoglierà la
spiga dove cantava la cicala.
Pochi uomini
dimostreranno di conoscere la legge.
E la legge sarà posta su un bastone, sormontato dalla
testa di un toro.
Le stelle verranno cambiate.
E anche il
bastone verrà cambiato perché al posto della testa del
toro
verrà collocata la testa del caprone e poi del cavallo.
Guardatevi dalla
mano inanellata. Benedice, ma nel suo gesto c’è la maledizione.
Guardatevi dalle
ultime lune di questo tempo bizzarro, perché porteranno mutamenti strani.
Nel cuore della
vecchia terra si parla la lingua delle catacombe. Ma pochi riescono a intendersi.
E di questa confusione approfitterà un uomo giovane.
Molti seminatori
rimarranno attoniti, con il braccio alzato, nel vedere passare il nuovo Cesare.
L'interpretazione
Tempo
di grandi contrasti. Ma anche tempo di pace. In una
terra generosa, due popoli che si sono spesso combattuti impareranno a
convivere. Il simbolo del sole potrebbe riguardare l’Oriente,
mentre il simbolo della notte potrebbe indicare qualche Paese musulmano
(la luna).
I
simboli dell’acqua e del ghiaccio indicano la purificazione e dicono che si sta «sciogliendo» qualcosa. Mutano i tempi. E mutano profondamente.
Cambiamenti
sono previsti anche sulla crosta terrestre, tanto che «la valle
diventerà deserto», mentre «il deserto diventerà una verde valle».
Significativo è il messaggio in cui si dice che «il lupo
e l’agnello cambieranno segno», perché preannuncia grande confusione e
inganno.
«L’ultimo
Pietro» potrebbe indicare l’ultimo pontefice la cui
sede sia Roma. E potrebbe anche indicare un personaggio carismatico che chiuderà le porte di un tempo. Ma
c’è un errore, perché il lupo sarà scambiato con l’agnello.
Curioso
è poi il vaticinio della legge «posta su un bastone». Si potrebbe pensare a una dittatura, ma il bastone simboleggia anche il viaggio
e la punizione.
La
«testa del toro» rappresenta invece
Cambiamenti
negli Stati Uniti d’America (le stelle). E cambiamenti
nelle leggi. Vediamo infatti che la «testa del toro»
diventa «testa del caprone» e «testa del cavallo».
La
«mano inanellata» è un simbolo di potere. L’anello rappresenta sovranità,
forza, protezione. Potrebbe trattarsi della mano pontificia.
In
ogni caso, questa mano non è sincera.
Gli
ultimi mesi dell’anno (ultime lune) porteranno
«mutamenti strani». Nel cuore dell’Europa («vecchia terra») si ritorna a
parlare il latino, al fine di superare ogni nazionalismo.
Questo
però finirà per creare confusione. E ne approfitterà
«un uomo giovane», che imporrà nuove leggi.
Potrebbe
essere un leader politico, un dittatore, che il
Veggente indica come «nuovo Cesare».
2017 - L'urlo della foresta
Ascoltate la voce che viene dall ‘Oriente!
Molti diranno
che è la voce del fiume.
Molti diranno
che è la voce della tempesta.
Molti diranno ancora che è la voce del
mondo
che si sgretola.
E' questo invece l’urlo della bestia
che muore.
Cadrà trafitta da sette spade e rimarrà sepolta sotto le
macerie del suo castello.
Si salverà solamente il trono sormontato dall’aquila a due teste.
Le sette spade verranno lavate
nelle acque della pecora. E tutto sarà purificato.
Nel cuore della terra di Maometto ci sarà una ribellione
perché qui gli uomini
troveranno la grande speranza.
Il fiore sarà ancora reciso.
E il sangue
scenderà dai sette colli.
Suonano le campane dalle torri segnate
di nero,
mentre passa nell'aria
un ‘aquila
con la testa
tagliata.
L’uomo gettò nel solco due chicchi di
grano,
ma solamente uno di
questi generò una spiga di grano.
L’altro generò una bacca colore del
sangue.
Il guerriero proveniente dal Nord levò
la spada
e spezzò la bacca,
dalla quale uscì una goccia di latte, una goccia di sangue
e una goccia di
miele.
Ma solo il sangue cadde
sulla terra.
I venti che spirano da Oriente portano
la legge di un uomo che
porta un mantello e
uno scudo sul quale è incisa un ‘aquila con la testa tagliata.
E sotto l’aquila
sono scritte parole incomprensibili.
L'Interpretazione
«L’urlo
della bestia che muore» è un annuncio importante.
Si conclude un ciclo storico, probabilmente in
Oriente. Sembra che la «bestia» (un leader politico?) finisca miseramente e
misteriosamente, tanto che il suo «urlo» viene
confuso con vari rumori.
Le
«sette spade» che colpiranno la bestia hanno un valore simbolico. C’è anche un
richiamo all’Apocalisse (le sette chiese, le sette
coppe, i sette angeli). Il castello e l’aquila a due teste sono simboli di
comando. Simboli di dignità regia.
Interessante
la visione delle spade «lavate nelle acque della pecora». Se
consideriamo la pecora come simbolo dei fedeli (il gregge di Cristo), si può
pensare che la «morte della bestia» finirà per provocare una persecuzione.
Ma
si potrebbe anche intendere il messaggio solamente come indicazione di luogo:
il fiume Pecora, in Siberia.
Il
vaticinio annuncia anche una «ribellione nella terra di Maometto». Questa volta
potrebbe trattarsi dei Paesi africani bagnati dal Mediterraneo. Soprattutto la
Libia e la Tunisia.
I
«sette colli» si riferiscono a Roma, dove si registrerà un fatto di sangue.
E
sono due i simboli che vanno collegati a questo evento:
le «torri segnate di nero» e l’aquila che vola «con la testa tagliata».
Si
tratta di due simboli sinistri, che non promettono nulla di buono.
Altro
simbolo nefasto è la «bacca colore del sangue».
Da
Nord si annuncia l’arrivo di un guerriero, che dovrebbe portare una nuova
legge. I simboli che seguono, le tre gocce, sono comunque
rassicuranti.
Il
sangue indica infatti violenza, ma il latte
simboleggia la bontà e il miele
Il
Veggente ripropone alla fine la visione dell’aquila
con la testa tagliata. Il simbolismo ebraico identifica nell’aquila il
rinnovamento e l’Oriente, mentre il simbolismo cristiano vede nell’aquila lo
spirito, l’ascensione e anche il Giudizio Universale.
2018 - Le grandi luci
Cadranno dal
cielo grandi luci per dispensare la felicità.
E gli uomini capiranno che non fu felicità quella dei
padri.
E gli uomini capiranno che la felicità ha per casa
la semplicità.
Uccidete chi
vive nell’affanno.
Uccidete chi non
sa vedere al di là del denaro.
Uccidete chi
vive per accumulare ricchezze.
I grandi Spiriti
diranno:
lavorate con serenità,
alimentatevi con saggezza,
e dedicate tre ore al giorno
alla cura dello spirito.
La luce segnata
di viola verrà spenta per mano di Inoca.
E il sangue bagnerà la pietra di Roma.
Poi ci sarà la
processione delle luci.
E molti uomini
lasceranno la casa e i genitori
per incontrare Dio nella pace dei monti.
Così sarà anche
per l’uomo dell’albero con le stelle.
E per il figlio del re storpio. E
per il figlio del giovane condottiero.
Crollerà il
ponte delle speranze alle prime nebbie.
E questo il
tempo in cui sorgeranno i primi ospedali dello spirito.
E i medici
verranno dall’ Oriente.
Gli uomini
capiranno finalmente che ogni malattia della carne inizia nello spirito.
E non ci può essere malattia della carne, se lo
spirito è sano.
Lo spirito
sereno tiene lontana la vecchiaia.
Nella nuova
Sodoma molti uomini impazziranno e trascineranno nella polvere
gli unici saggi che hanno avuto il coraggio di parlare.
Ma su questa città giungerà una luce eccezionale.
Molti rimarranno abbagliati e cadranno in estasi, mentre lo spirito
raggiungerà
la dimensione di una felicità mai provata
dall’uomo.
L'interpretazione
Le
«grandi luci» potrebbero essere creature carismatiche che vengono
inviate sulla terra, per salvare il salvabile.
Alcuni
aspetti della vita dei padri saranno cambiati radicalmente. L’uomo scoprirà
che «la felicità» è qualcosa di diverso. Infatti, il
Veggente accosta la «felicità» alla «semplicità». E in
questo tempo, particolarmente complicato, arruffato, insofferente, la semplicità
non è facile da incontrare.
Si
potrebbe parlare di una reazione, nei Paesi industrializzati, ad un tipo di
vita imposto da «chi non sa vedere al di là del
denaro».
In
questo tempo, molti valori della vita cambieranno, perché si svilupperà una
tendenza a curare lo spirito, prima della carne.
«La
luce segnata di viola» (la tristezza?) sarà spenta. E qui viene
ricordato un personaggio («Inoca») che avrà un ruolo determinante. Anche
perché sembra che sia da mettere in relazione con la «pietra
di Roma» bagnata di sangue.
Tempo
di anacoreti. Molti (anche personaggi significativi) abbandoneranno ogni cosa, per cercare un
raggio di pace, tra i monti.
Questo
avverrà anche per «l’uomo dell’albero con le stelle». Si tratta di due simboli
incrociati, l’albero e le stelle, che dovrebbero indicare questo personaggio.
La
stessa cosa accadrà per «il figlio del re storpio». E per «il
figlio del giovane condottiero».
Sono
tutti personaggi che un giorno si potranno facilmente identificare, come è avvenuto per personaggi dei tempi passati.
Sarà
in questo tempo che crollerà definitivamente una speranza (il sogno dell’ Unione Europea?), le cui radici sono al Nord, perché è
indicata dalle «nebbie».
E qui abbiamo una rivoluzione dell’arte medica.
S’inizierà a curare lo spirito, per guarire
Ma è in agguato la corruzione (Sodoma).
Sodoma potrebbe alludere a un luogo, a una popolazione
incapace di svincolarsi dai costumi corrotti, in quanto in questo periodo il
conflitto tra spiritualità e materialismo, tra onestà e corruzione, sarà
veramente profondo.
2019 - La famiglia del Maligno
Beliar richiama nel suo regno delle tenebre le
incarnazioni sataniche,
inviate sulla terra per
seminare la rovina.
In questo tempo vedrete comparire dei serpenti, che
al mondo apparivano
come uomini d’ingegno, come
benefattori e artefici del progresso.
Adramelech era un politico di grande
rispetto;
e ritornerà ad essere un bue.
Amon era un prete di alto
rango;
e ritornerà ad essere un lupo.
Haborim era un uomo di potere;
e ritornerà ad essere un
serpente.
Moloch era un uomo di legge;
e ritornerà ad essere un toro.
E poi ci sarà Alouga, Deber e tutti i settantadue
dignitari di Satana,
che sulla terra detenevano il
potere politico o religioso.
E' questo il momento in cui scoprirete che da circa
un secolo a questa parte
il mondo è stato guidato dalla
famiglia del Maligno.
Non piangete su un mucchio di
bare, perché dentro non ci sono che serpi!
Non piangete sul fiume che ha
lasciato l’argine, perché l’acqua doveva purificare quella terra!
L’uomo che aspira con brama al potere
è sempre una incarnazione satanica,
indipendentemente dalle sue idee.
E' questa la peggiore gramigna della terra.
E gramigna è anche l’insieme
delle formiche sempre pronte a battere le mani al più forte.
Lasciate che le cose di Satana
ritornino a Satana.
Nel tardo tempo della vendemmia giungeranno al
castello degli Hohenzollern gli uomini tartaruga.
E da questo posto inizierà la
marcia.
L'interpretazione
La strada per conquistare una nuova
felicità, fondata su valori diversi rispetto al passato, è faticosa.
E
questo perché «la famiglia del Maligno» è sulla terra.
La profezia parla d’«incarnazioni sataniche»: personaggi che raggiungono alte posizioni
(anche nella chiesa), per seminare il veleno.
E' questo il tempo in cui si scoprirà che
molti «benefattori» non erano altro che «serpenti».
Nel messaggio vengono
elencati diversi «luogotenenti di Satana», che potrebbero avere un loro
corrispondente in personaggi politici, in finanzieri o, comunque, in uomini
che contano.
Il Veggente era evidentemente a conoscenza
delle teorie del demologo J. Wier (1515-1588) poiché parla di
settantadue dignitari. E l’armata di Satana sarebbe
infatti comandata da settantadue duchi, conti e marchesi.
Leggendo il messaggio profetico, sembra di
assistere a una «pulizia generale». Molte cose vengono distrutte, molti saranno i morti. Ma non sarà
proprio il caso di piangere su quelle bare perché
dentro «non ci saranno che serpi». Il serpente è sempre un simbolo negativo,
malefico.
Viene
annunciata una inondazione, che però, pur provocando gravi danni, ha una
motivazione «salutare». Dovrebbe infatti «purificare»
La parte più significativa
del messaggio, la troviamo alla fine. Si dice infatti
che a Vienna («castello degli Hohenzollern»), in autunno, giungeranno «gli
uomini tartaruga». Potrebbe trattarsi di corpi speciali (guerrieri
«invulnerabili»). E potrebbe anche trattarsi di astronauti.
E
da ricordare che la tartaruga simboleggia la luna, la rigenerazione. E anche un attributo di Venere, della stella polare.
Tutto questo ci dice
che da Vienna, o comunque dall’Austria, partirà qualcosa, inizierà una «marcia»
che avrà certamente un peso nella storia dell’uomo.
E
questa «marcia» sembra sia da mettere in relazione con le ricerche spaziali.
2020 - Le tre colonne di funo
Nella Terra di Osiride ci
saranno grandi cambiamenti. E così nella Terra
d’Israele.
Il Grande Faraone
porrà la corona sulla
testa del lupo
e le aquile
cadranno a terra,
senza testa.
La corona passerà sulla Terra di Pietro.
E qui s ‘innalzeranno tre
colonne di fumo, che porteranno tre numeri: uno e poi diciotto e ancora uno.
Tra la luce risplende sulle
macerie la testa di Santa Giovanna. Qui giungerà l’uomo prescelto.
Ma il suo compito sarà quello
dichiudere la porta.
E la testa sarà portata nella
città segnata dal fiume, volta verso il trono di Pietro.
Grande fermento nella
città dei Merletti, dove si diranno cose nuove e dove i tempi sorpasseranno i
tempi.
Dalla Terra del Sole giungerà un nuovo
insegnamento.
Uomini di colore diverso verranno dal mare per
annunciare una buona novella.
Ma guai a chi non darà ascolto a
questi forestieri che ritornano nella loro terra.
Molti padroni, in questo tempo, diverranno servi e
molti servi diverranno padroni.
Per tutti ci sarà pane. E il pane verrà spezzato dai figli e sarà dato ai padri.
L’aratro ritornerà a solcare
L’uomo vivrà con i frutti della terra. E molte malattie scompariranno.
Gli uomini capiranno che il coltello poche volte
guarisce e molte volte uccide.
L’erba della luna sarà la
dolce sorella dell’uomo sconsolato.
Saggio è l’uomo che sa
riconoscere i suoi errori.
E' questo il tempo in cui saranno esclusi coloro che mai hanno sbagliato.
L'interpretazione
Soprattutto in Egitto e in Israele, sono
annunciati grandi cambiamenti. Si tratta di cambiamenti politici. Insurrezione
di popolo. Instaurazione di una dittatura.
Il lupo, secondo la simbologia cristiana, è
il male. E la crudeltà, l’astuzia, l’eresia.
L’aquila è simbolo di comando. Avremo
pertanto un «comando malvagio». Le aquile però «cadranno a terra, senza testa».
Potrebbe trattarsi pertanto di una dittatura di breve durata.
La
«corona» che passa «sulla Terra di Pietro» potrebbe indicare un cambiamento
anche per l’Italia (ritorno della monarchia?).
Il simbolismo delle «tre colonne di fumo»,
con tre numeri, vuole indicare un personaggio, un
casato. Se consideriamo l’alfabeto, la prima e l’ultima lettera corrispondono
al numero uno, mentre la lettera «s»
corrisponde al numero diciotto. Potrebbe trattarsi degli
Aosta, che in un momento drammatico della storia italiana saranno
chiamati a rappresentare l’Italia, al posto dei Savoia.
Il fumo rappresenta però anche la brevità di ogni cosa (vita inclusa).
Interessante il vaticinio sulla Francia (Santa Giovanna) e più precisamente su Parigi
«la testa». Si potrebbe alludere a un trasferimento
della capitale in una città poco lontana da Avignone.
A Venezia («la città dei Merletti») ci
saranno «cose nuove». Forse, un incontro di scienziati, che permetterà di
maturare nuove conquiste, nuove esperienze.
Non trascuriamo il vaticinio riguardante i
servi che diventano padroni, e viceversa, perché indica capovolgimenti sociali,
lotte intestine.
E non trascuriamo ancora «il cavallo che
aiuterà l’uomo», immagine che fa pensare a un ritorno
alla campagna, alla natura, alla semplicità.
«L’erba della luna» potrebbe indicare la
fitoterapia, in generale. Ma potrebbe anche riferirsi a
una conquista spaziale. L’erba è infatti anche un simbolo di vittoria. E la luna, secondo il simbolismo cristiano, è la residenza
dell’arcangelo Gabriele.