Tratto da: PROFEZIE DEL MILLENNIO

Secondo: EDGARD CAYCE

Autore dell'opera: Mark Thurston

Gruppo Editoriale Armenia

 

 

La nuova razza e il nuovo ordine mondiale

 

Nel primo secolo del nuovo millennio si assisterà alla nascita di un modo di vivere completamente nuovo e alla sua diffusione in tutto il pianeta: un mutamento ancor più drastico di quello avvenuto cinquecento anni fa con l'inizio del Rinascimento. Nel ventunesimo secolo si risveglierà nell'uomo una nuova coscienza: qualcosa di così diverso che Cayce parlò di "una nuova razza". La sua influenza sul sistema politico, sociale, economico e scientifico dell'intero corsorzio umano sarà profonda.

L'espressione "nuova razza" ricorre in diversi sistemi di pensiero metafisico e non si riferisce di certo alle differenze razziali così come si intendono solitamente, ma a un nuovo tipo di essere umano.

Le profezie del millennio di Cayce sfidano l'immaginazione facendo balenare l'ipotesi di un nuovo, drammatico inizio: di un'umanità completamente rinnovata. Uno dei punti fondamentali di questa nuova coscienza è la comprensione profonda della relazione tra vita terrena e ultraterrena. Nel nuovo millennio assisteremo a un mutamento rivoluzionario: l'accettazione universale del fatto che l'essere umano sopravvive alla morte fìsica. La continuità della vita verrà accettata, non solo come un dogma religioso, ma come fondamentale verità scientifica.

Naturalmente, i primi segnali della diffusione universale di questa certezza sono già presenti; ne sono un esempio gli studi sulle esperienze extracorporee e di pre-morte. Sono scoperte sconvolgenti (alcuni direbbero quasi incontrovertibili) per coloro che esaminano con obiettività i dati sperimentali. In effetti, questi sono tempi di notevoli convergenze tra scienza e religione sul più antico e drammatico interrogativo dell'uomo.

Nondimeno, forze potenti sono al lavoro contro questo nuovo accordo. Alcuni elementi della nostra società vorrebbero veder dimenticato da tutti un fatto così importante come l'eternità dell'anima: molte delle nostre culture ossessionate dalla fretta e dal consumismo si fondano sulla paura e sul desiderio, i primi sentimenti che svaniscono come nebbia al sole se si accetta l'idea della vita oltre la morte. Se davvero si vuol vedere nascere una nuova razza che si ponga alla guida del mondo, resta ancora molto da fare.

In quale modo potrebbero realizzarsi le profezie di Cayce che si riferiscono alla sconfitta della paura della morte?

Lo sviluppo di una certa forma di percezione psichica potrebbe esercitare un forte peso in un simile mutamento della coscienza. (L'argomento della consapevolezza psichica verrà approfondito in seguito, nel presente capitolo). Si provi a immaginare quale risultato si avrebbe se un gran numero di persone sviluppasse doti di chiaroveggenza. Forse gli individui inizierebbero a "vedere" e a comunicare con i trapassati. Utilizzando lo stesso tipo di vista estesa che consente ad alcuni di percepire l'aura, le genti del nuovo millennio potrebbero percepire il corpo sottile di amici e persone amate.

Uno sviluppo di questo genere avrebbe un impatto enorme sui valori e sulla consapevolezza dell'umanità. Gran parte del comportamento umano è stato da sempre motivato dalla paura della morte, dall'incertezza del futuro individuale. Competitività e aggressività nascono prevalentemente dalla lotta per la sopravvivenza e rassicurano l'individuo sulla propria forza e permanenza. Se fosse di dominio comune l'idea che la morte è una mera transizione verso una nuova vita, gli sforzi per la pace e la cooperazione nel mondo aumenterebbero.

Questo quadro ipotetico si accorda alla perfezione con la profezia biblica sui tempi del cambiamento. Alcuni versetti biblici sembrano profetizzare che il ritorno di Cristo sarà associato alla resurrezione dei morti. Ma qual è la probabilità che i corpi risorgano dalle tombe?

Un'interpretazione alternativa di tale passaggio è che l'umanità sperimenterà la presenza dei morti come se fossero risorti. In altri termini, per coloro che ancora vivranno in carne e ossa, sarà come se i morti fossero ritornati in vita, poiché li percepiranno e potranno comunicare con le loro forme astrali o eteree. Forse la profezia biblica anticipa la ricomparsa di Cristo in un periodo storico nel quale l'umanità avrà sviluppato la sensibilità spirituale al punto da poter facilmente percepire altre dimensioni della vita.

Secondo Cayce, l'umanità ha già assaporato la scoperta di questo principio decisivo in passato. La nuova razza possiederà una consapevolezza per molti versi simile a una che era già presente sulla terra molto tempo fa. Nell'antichità esistevano società basate sulla comprensione dell'unità di tutta l'energia e della continuità delle anime. L'umanità del ventunesimo secolo non avrà soltanto l'occasione di reimpadronirsi di qualcosa già conosciuto molti millenni fa: uno dei compiti della nuova razza è di reclamare alcuni elementi dell'eredità umana che sono stati ignorati o dimenticati.

Una stupefacente scoperta archeologica sarà l'elemento scatenante di questo richiamo collettivo. Secondo quanto riportano le profezie del millennio di Cayce, questo evento avrebbe forti probabilità di verificarsi negli anni a cavallo tra i due millenni. In diversi punti del pianeta, verranno ritrovate le tracce di una straordinaria civiltà che avrebbe preceduto di diversi millenni le più antiche finora note. Tale cultura aveva sviluppato sofisticate conoscenze scientifiche, tra cui lo sfruttamento dell'energia solare per mezzo di speciali cristalli, e tecniche mediche molto avanzate. Ma, quel che è più importante, questa civiltà possedeva una conoscenza fondamentale che collegava la religione alla conoscenza scientifica, proprio come sta accadendo oggi.

Se le tracce di una tale cultura (vittima dei suoi stessi errori, di dispute intestine culminate nell'autodistruzione) venissero scoperte oggi, rappresenterebbero uno dei ritrovamenti archeologici più importanti della storia recente. Le profezie di Cayce suggeriscono che tali scoperte sono ormai a un passo e che le indagini andrebbero condotte in uno dei tre punti indicati di seguito:

1. Davanti alla Sfìnge. Lì, sepolta nella sabbia, c'è una piccola piramide con funzioni di archivio. Tra le tre ipotesi, è quella su cui Cayce ha dato maggiori dettagli; in particolare, aveva visto un passaggio sotterraneo che, partendo da una delle zampe della Sfìnge avrebbe condotto gli archeologi alla straordinaria scoperta. Negli ultimi anni, alcuni gruppi di ricercatori hanno preso in seria considerazione l'ipotesi di Cayce. Utilizzando tecniche non invasive, ad esempio la mappatura radar del sottosuolo, hanno cercato anomalie sospette, come la presenza di cavità. Se le loro ricerche dovessero avere esito positivo, il governo egiziano concederà un permesso di scavo.

2. In un punto imprecisato della penisola dello Yucatan. In questo caso, Cayce non è sceso in dettagli, ma suggerisce che la stessa antica civiltà avrebbe lasciato tracce simili a quelle sepolte negli altri due punti. L'indizio migliore sull'esatta posizione rivela che le scoperte archeologiche potrebbero essere fatte "all'ombra di un tempio" (n° 2012-1).

3. In prossimità dell'isola di Bimini, nell'arcipelago delle Bahamas. Le profezie di Cayce offrono allettanti indizi su alcuni punti sommersi in cui concentrare le ricerche; da diversi anni, sono in corso ricerche sulla leggendaria Atlantide, basate sulla teoria di Cayce.

Quale potrebbe essere l'impatto se le ricerche in una o più di queste aree fornissero la prova dell'esistenza di una civiltà avanzata, basata sulla profonda comprensione dell'unità di tutta l'energia e dell'esperienza diretta dell'eternità dell'anima? Gli scettici potrebbero obiettare che l'influenza su un mondo moderno sempre meno attento alle notizie, i cui abitanti non nutrono alcun interesse per la storia, sarebbe nulla.

Si potrebbe altresì replicare che se una scoperta archeologica simile coincidesse con un periodo di tumulto e di stress, magari accompagnato da minacciose metamorfosi terrestri, potrebbe innescare una visione interamente nuova della società. Se l'umanità ritrovasse le proprie radici millenarie, se comprendesse che i frutti della civiltà di cui va più fiera erano già stati ottenuti molto tempo fa, forse proverebbe un senso di umiltà; capirebbe che la cultura attuale è fragile, che potrebbe subire lo stesso destino di quelle antiche e svanire.

Tenendo presente l'idea di una nuova razza, di un nuovo tipo di umanità che popoli il pianeta, esaminiamo un'ulteriore serie di profezie di Cayce. Ciascuna di esse è il tassello di un grande mosaico. L'immagine finita trasmette un messaggio entusiasmante e ricco di speranza sul nuovo tipo di consapevolezza che sta per manifestarsi. Le profezie riportate nel resto del capitolo riguardano quattro diverse aree:

• la politica internazionale e il destino delle nazioni;

• una trasformazione della scienza medica;

• l'espansione delle capacità mentali umane, specialmente grazie all'intuizione;

• una nuova filosofìa delle risorse materiali e della legge dell'offerta.

Attraverso queste profezie, Cayce tentava di aiutarci a immaginare che cosa avrebbe significato vivere in un mondo come quello da lui tratteggiato, fare parte di questa nuova razza.