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Discorso di apertura conferenza
Giorgio Bongiovanni a S. Elpidio a Mare, 19 febbraio '05
Questa è la prima tappa dopo 56 giorni trascorsi in America latina a Montevideo
con varie soste in Argentina e in Paraguay. Comincia a prendere corpo la
missione spirituale che mi è stata affidata, da portare avanti, tenendo presente
sempre che io non sono l'unico messaggero che c'è qua sulla terra.
Sono uno di quelli che deve testimoniare la verità. Abbiamo creato in questo
posto un gruppo spirituale che già esisteva da quindici anni, e che si è
ricompattato. Mi riferisco ovviamente a quel gruppo operativo che si preoccupa
di diffondere il messaggio a livello informativo a tutti quelli che lo vogliono
ricevere attraverso i mezzi di comunicazione, giornali, opuscoli, eccetera .
Non c'è solo questo che, per quanto mi riguarda, a livello personale è il
compito principale che devo svolgere. C'è anche, e soprattutto, da seguire - ed
è quello che sto facendo, per quello che posso fare, per ciò che mi compete -
facilitare, aiutare, collaborare nel raccogliere fondi per questi bambini che in
America latina soffrono. E in particolar modo cercare, assolvere il primo
compito che ci siamo assunti, che è quello di compiere la missione che una
fondazione argentina che si chiama "Funima" vuole, per mandato celeste,
compiere, cioè quello di sfamare, aiutare, crescere bambini che vivono nelle
montagne delle Ande, che non hanno niente e rischiano di morire di fame. Quest'iniziativa
si sta portando avanti, con tutti gli sforzi; si cerca, cerchiamo di portarla
avanti. C'è anche questo, e quindi, tra organizzare e diffondere il messaggio
spirituale a tutti e organizzarci di conseguenza anche nell'altro compito, non
meno importante del primo, di lavoro ce n'è tanto.
Molti, la maggior parte di voi che vedo qui oggi, sapete benissimo di cosa si
tratta, che cosa significa "messaggio spirituale". Altri magari per la prima
volta lo vogliono ascoltare e capire, per lo meno iniziare a capire, di che cosa
si tratta.
Per chi è credente, ma anche per chi è laico, possiamo dire che stiamo vivendo
come società umana un momento grave della nostra storia; siamo in un momento di
crisi. All'interno della società vi è una situazione di gravissima sofferenza e
di gravissimo pericolo - scusate i superlativi ma... ci stanno bene, secondo me
- di rischio e che sta correndo l'umanità. Per chi crede, è cristiano - credo il
99% delle persone di voi qui presenti, e allora lo posso dire senza nessun
problema di imbarazzo - stiamo vivendo il libro dell'Apocalisse. Un testo che le
religioni ufficiali, cioè la chiesa cattolica per quanto riguarda noi cristiani,
non tratta mai, non legge mai, non approfondisce mai. Però è proprio quello che
stiamo vivendo. Inoltre, stiamo vivendo anche una parte del Vangelo che Cristo,
2000 anni fa, non solo ha vissuto e compiuto, ma ha anche annunciato
profeticamente. Cioè stiamo vivendo degli eventi socio-umanitari, storici,
chiamateli come volete, che Cristo aveva perfettamente e dettagliatamente
annunciato ai suoi apostoli prima della sua crocifissione. Cioè stiamo vivendo
gli eventi che annunciano la nuova parusia, cioè la seconda venuta di Cristo.
Infatti Cristo risponde ai suoi apostoli a una domanda ben precisa che gli viene
posta da Pietro, Giovanni e Giacomo, e da tutti gli altri: "Maestro, raccontaci,
spiegaci quando sarà la tua seconda venuta, quando ritornerai, che cosa accadrà
alla fine del mondo". E il Maestro Gesù Cristo, che nascondeva ai dotti la
Verità per svelarla ai semplici e ai poveri, ai suoi discepoli non nega di
essere trasparente e chiaro. Mentre il Maestro Gesù Cristo, e se leggete i
Vangeli - spero che li leggiate attentamente - parlava in parabole alle folle e
parlava così con grande prepotenza spirituale, con grande amore, con grande
fascino, lui si esprimeva in parabole e faceva spesso esempi, ma non era chiaro,
chiarissimo, e lo diceva… Era invece chiaro con i suoi discepoli, e infatti
risponde loro e dice : "Accadrà questo, quest'altro - leggetelo, leggetelo, vi
prego, il capitolo 24 del Vangelo di Matteo, leggetelo, Gesù parla di questi
giorni, di queste ore, di queste settimane, di questo tempo, di questi anni e di
questi eventi - guerre e rumor di guerre, fame e pestilenze, il fratello contro
il fratello, il padre contro il figlio, il figlio contro il padre, guai alle
donne incinte in quel tempo, la terra sarà sconvolta… una nazione si leverà
contro un'altra nazione e le stelle del cielo cadranno sulla terra. Non credete
a chi dice: "il Cristo è là, il Cristo è dall'altra parte", perché ci saranno
falsi profeti, falsi cristi. Non sentite spesso, voi che mi ascoltate, grandi
maestri che dicono: "io sono il Cristo". Allora non ci credete, perché non lo
sono. Il Cristo, quando ritornerà, lo dice lui, si manifesterà come un lampo a
ciel sereno. Vedete il sole adesso che c'è fuori? Nessuno di voi crede che ad un
tratto si può mettere a piovere, nessuno, nessuno di voi può immaginare che
arriva un lampo e si mette a piovere. Il Cristo si manifesterà così, come un
lampo a Ciel sereno d'estate, e che nessuno aspetta. Quindi, quando sento dire:
"Ho incontrato il Cristo, si trova a Roma a Siracusa, a Milano, e sta facendo
miracoli"… Io non ci credo, perché lui ha promesso che si manifesterà in un
momento in cui nessuno lo aspetta. Posso incontrare a Roma, a Milano, a
Siracusa, a Palermo,… un messaggero di Cristo, questo sì. Un annunciatore della
sua venuta, questo sì. Ma non lui personalmente, perché altrimenti non si
compirebbe la sua profezia. E le sue profezie, rispetto a tante altre profezie,
da Nostradamus a Fatima alla stessa apocalisse, le profezie di Cristo sono
infallibili, sono perfette, e si compiranno tutte, compresa la più importante
che è quella in cui annuncia la sua seconda venuta: "… e allora vedrete il
Figliuol dell'uomo venire con gran potenza e gloria sulle nuvole del cielo".
Pensate che le nuvole siano le nuvolette da dove cade la pioggia? Sono
agglomerati di luce, sfere di luce, astronavi, chiamatele come vi pare…e a bordo
ci sono degli esseri che amano Cristo e sono i suoi angeli, questi esseri qua,
questi sono quelli che accompagnano Cristo. Io uno di questi lo conosco, questo
signore qua, dopo ve ne parlo. Quindi: "Giorgio Bongiovanni" - la domanda che mi
possono fare i nuovi amici che oggi mi vengono a trovare - "ma di che cosa ti
occupi?" Di questo: annunciare la seconda venuta di Cristo. E chi mi crede?
Pochi. E chi mi ascolta? Milioni di persone mi ascoltano. Chi mi crede? Non lo
so. So che devo fare questo. E questo lo devo fare anche a costo della vita,
perché questa è l'ultima missione che devo fare, poi me ne posso ritornare nei
mondi da dove sono venuto, cioè non questo mondo. E allora, siccome Cristo ci ha
anche detto di aiutare chi soffre, chi è nella sofferenza, perché ogni gesto,
ogni gesto d'amore che fate a uno di questi piccoli, diceva Gesù, lo fate a me.
E allora, quale gesto migliore per abbracciare Gesù se non aiutare un bambino
che soffre?. Molti di noi spesso pretendiamo di vedere Cristo, di volerlo
abbracciare, di mangiare con lui… ma se noi mangiamo con un bambino che soffre,
gli diamo un pezzo di pane, stiamo mangiando e cenando con Cristo. Se non si
capisce questo, non si capisce niente del mistero dell'incarnazione di Gesù, che
non è un mistero, è la verità.
E allora, cari amici, è arrivato il tempo che vi prepariate, a grandi eventi che
accadranno in queste settimane, in questi mesi, in questi prossimi anni a
venire, tutti finalizzati a un evento grandissimo, uno solo: la seconda venuta
di Gesù sulla terra. Quindi qualsiasi evento di carattere mondiale, di carattere
politico, sociale, economico, finanziario, ecologico, ambientale, militare è in
relazione alla sua seconda venuta. Anche se voi apparentemente pensate che non
c'entra niente, che non c'entra niente l'elezione del presidente degli Stati
Uniti, con la venuta di Cristo. C'entra! Non c'entra niente che prossimamente
l'impero occidentale vuole scatenare una guerra contro i paesi arabi, non
c'entra niente con la seconda venuta di Cristo? C'entra! Non c'entra niente che
ogni 5 secondi muore un bambino di fame? Ma che c'entra con la venuta di Cristo?
C'entra. Non c'entra niente che nel cielo di tutto il pianeta appaiono degli
oggetti strani, luminosissimi che vengono chiamati ufo? Non c'entra niente con
la venuta di Cristo? No, c'entra. E ancora, non c'entra niente la lacrimazione
di una statua sacra in Uruguay, in Italia, nella lontana Australia, non c'entra
niente con la venuta di Cristo? No, c'entra.
Non c'entra niente la morte prossima, in questi giorni, mesi… del Papa con la
venuta di Cristo? C'entra. E non c'entra niente, ancora, che il mondo viene
governato da grandi imperi mafiosi, criminali, che si alleano con le religioni?
Che c'entra con la venuta di Cristo? C'entra, anche quello c'entra. Non c'entra
niente che persone semplici annunciano nel mondo, in povertà, in semplicità,
comunque in umiltà, ma con grande forza e prepotenza di soldati combattenti,
annunciano e fanno del bene - mi riferisco ai missionari - non c'entra niente
con la venuta di Cristo? No, c'entra. Non c'entra niente che nel paese che è più
di tutti la culla della spiritualità: l'India, la madre di tutte le
spiritualità, si sia convertita in un deserto, in una cloaca di sudiciume e di
fango. E che alla maggior parte di tutti i maestri spirituali dell'India non
gliene freghi assolutamente niente dell'umanità? Solo pochi grandi guru, grandi
maestri continuano a insegnare nel sacrificio, mentre tutta l'India si sta
convertendo al più grande materialismo, con la più grande povertà mai registrata
al mondo, bomba atomica compresa... Non c'entra niente con la venuta di Cristo?
C'entra . Non c'entra niente che la Cina, l'ultimo impero comunista si stia
armando fino ai denti per scatenare una guerra nucleare con la Russia? Non
c'entra niente? C'entra, tutto questo c'entra. C'entra anche quando vi alzate la
mattina e andate a lavorare, tornate a casa, avete compiuto il vostro dovere,
state con i vostri figli, state con i vostri cari, per chi ha famiglia. Cercate
di organizzarvi per fare del bene - e ci riuscite, penso, la maggior parte di
voi che siete qui ci riuscite. E poi dite, vi fate delle domande, e vi vengono
delle tentazioni e poi le superate, e combattete, con le vostre tentazioni, con
i vostri problemi umani... Non c'entra niente con la venuta di Cristo - voi
pensate. E invece c'entra, c'entra tutto, in questo momento, perché Cristo
ritornerà per tutti, non per un'élite, non per i capi di stato, non per i
poveri, non per i ricchi, non per i giusti, non per i peccatori solamente.
Ritornerà per tutti, anche per le piante, anche per le pietre, anche le pietre.
Voi uscite lì fuori, incespicate su una pietruzza, insignificante, non ci fate
nemmeno caso, però quella pietra, io vi assicuro e vi dico in verità, quella
pietra... Sta aspettando il Cristo, anche lei. Perché è stato detto e scritto
questo e io ve lo voglio ricordare. "Se non parleranno gli uomini, e i miei
discepoli, della mia venuta, io farò parlare le pietre". Lo disse Gesù quando
entrò a Gerusalemme. Gli scribi e i farisei lo sfidarono, come sempre, e gli
dissero: "Maestro, ma non vedi il popolo ti accoglie, il popolo ti ama, ma
perché? Ti vuole fare un dio, un re, tu sei figlio di Israele, non devi
permettere questo. Perché il popolo grida, ti osanna con le palme? Grida a
questo popolo che non deve idolatrarti, perché esiste solo il Dio di Mosé, il
tuo Dio, maestro, il nostro Dio. Smetti, ordina a questa gente di non
osannarti". E allora il Maestro, nella sua grande e immensa divinità, gli
rispose: "non posso ordinare loro di tacere. Sapete perché? Perché se tacciono
loro, si alzeranno le pietre e grideranno 'Osanna nell'alto dei Cieli'. Le
pietre parlerebbero al loro posto".
Ecco. E allora? Siccome ogni volta che il Maestro parlava, non parlava mai per
caso, siccome il Maestro non era umano nemmeno quando faceva le sue cose umane,
il significato di quella frase è chiaro. Se non parleremo noi, parleranno le
pietre al nostro posto. Però, sarà annunciato lo stesso. Sarà annunciata lo
stesso, la seconda venuta di Cristo. E allora vi dovete preparare, ognuno con la
vostra missione. Ognuno di voi con la vita che conducete, con la vostra
professione e con il vostro desiderio di fare del bene, ma state attenti. State
molto attenti, non fatevi prendere dalla materia, perché è molto sottile. La
materia spesso, cioè Satana - che è il principe della materia - la materia
spesso vi dà dei cioccolatini spirituali, per appagare il vostro io, la vostra
identità spirituale. É come quando il cavallo fa una corsa, vince, lo aspetta lo
zuccherino dal padrone, affinché il padrone possa calmare il suo entusiasmo.
Quello zuccherino, il cavallo, nella sua animalità e nella sua semplicità, lo
prende come il premio della vita, della sua giornata. Ma è solo uno zuccherino.
E allora lo zuccherino della vostra vita non deve - state attenti, ve lo dico
con tutto il mio cuore, non ve lo impongo... però state attenti - lo zuccherino
di spiritualità che fa appagare i vostri sensi interiori deve essere uno
stimolo, una spinta a dare tutta la vostra vita per Cristo. Non un appagamento.
Perché il giorno in cui vi sentirete appagati di un gesto positivo che avete
fatto, di un'azione positiva che state facendo, e vi sedete, aspettando, o
cercando di gratificare voi stessi dicendo: " bene, io ho fatto quello che
dovevo fare", lì vi sbagliate. Non vi dovete sentire mai soddisfatti. Ogni
azione positiva che fate nella vostra missione, giorno per giorno, deve essere
uno stimolo a fare di più. Una sfida contro voi stessi, una sfida contro la
vostra materia. Ogni gesto, ogni azione, una carezza che date a un bambino, una
manifestazione che fate a favore della vita, uno scritto, un messaggio, una
canzone, insomma, un atto d'amore che fate per la vostra missione, deve essere
uno stimolo a fare di più. Sì, anche una consolazione, ma soprattutto uno
stimolo a dire: "Bene, ho fatto bene, ma non sono soddisfatto, domani devo fare
di più". Perché solo così potete allontanare giorno per giorno Satana. Solo così
possiamo allontanare giorno per giorno Satana che vuole sconfiggerci, vuole
fermarci, non ci vuole distruggere, non lo vuole fare, però vuole ostacolarci,
vuole fermare il cammino della nostra vita, cioè il cammino che ci fa
abbracciare con la Luce Cristica. E, per quanto mi riguarda, vorrebbe far tacere
la mia voce che grida nel deserto, ma non ci riuscirà. E allora vi raccomando
questo. Andate avanti, con tutto quello che dovete fare, non fermatevi! E non
fatevi ingannare dagli equivoci, e dalle incomprensioni, perché queste fanno
parte dell'umana natura. È normale, in una società dove viviamo ingiustizie,
dove viviamo sofferenze. A volte ci possiamo confondere anche noi, non
comprendiamo... Ma che succede? Queste sono ovviamente situazioni umane che
devono accadere, ma la nostra forza deve essere quella di superarle e di andare
avanti . E soprattutto, e concludo, e spero che mi facciate delle domande,
soprattutto l'unico punto di riferimento della vostra vita, e non un altro, deve
essere Gesù Cristo. E ogni tanto quando ce lo dimentichiamo ce lo dobbiamo
andare a rivedere, in un film oppure nel Vangelo. Apritelo.
Io stamattina ho sanguinato. Il mio spirito era sofferente, perché anch'io passo
giorni terribili di sofferenza spirituale. Vedo questa Luce Cristica che non mi
dice niente, ma mi dice tutto. Le mie stimmate sanguinano, vengo invaso da
questa Luce Cristica che io vedo, e sento un Amore immenso dentro di me, ma una
grande sofferenza, e chiedo: "Signore, ma che devo fare? Perché ancora
tribolazioni?". Non ricevo nessuna risposta. E allora che cosa faccio, io prego
e dico: "per me sei tu l'unico, per me sei tu la mia strada. Io voglio servirti,
fino alla fine". E allora che cosa faccio, istintivamente prendo il Vangelo o
prendo l'imitazione di Cristo, perché io so che quando si apre un libro sacro
con grande fede, lui ti risponde. E allora lo apro, lo alzo al cielo e lo apro,
e leggo: "Figliuolo, ancora per poco tempo dureranno le tue tribolazioni, le tue
sofferenze dureranno poco. Non devi abbatterti quando ti accadono delle
tribolazioni. Affidati sempre a me. E fai quello che devi fare. Lavora nella mia
vigna, perché io, io sarò la tua ricompensa". Che messaggio più grande di
consolazione di questo... non potevo ricevere oggi, e lo volevo convivere con
tutti voi. Semplici, queste cose volevo dirvi con tutto il mio cuore e vi
ringrazio e sono a disposizione per le vostre domande. Una piccola parentesi, io
spero che tutti voi riceviate i messaggi che io sto ricevendo da Gesù e dalle
potenze celesti in Uruguay...sì? Più o meno sì, ok. Io in questo momento, oltre
ai messaggi che ricevo da Gesù e dalla Madonna, non li ricevo tutti i giorni,
arrivano ogni tanto, quando Gesù reputa opportuno... A Natale ne ho ricevuto
uno. Successivamente però io, quotidianamente sono in contatto permanente con
uno dei suoi angeli, con un cherubino che si chiama Setun-Shenar. È un essere
che viene da un altro mondo, un Essere di Luce, che io ho incontrato
personalmente, oltre che in visione. L'ho incontrato fisicamente nella spiaggia
di Montevideo, due volte, in questi mesi. È uscito dal mare - non meravigliatevi
se vi racconto queste cose - è uscita dal mare una nave e si è appoggiata
proprio sulla spiaggia e da questa astronave è sceso lui con due esseri
piccolini che lo accompagnavano e mi ha detto che da quel momento mi dovevo
mettere a disposizione perché dalle gerarchie supreme, quindi Gesù, la Madonna,
eccetera, gli era stato ordinato di mettersi al mio fianco per trasmettermi
comunicazioni scientifico-spirituali, religiose, filosofiche, ecc… per
trasmetterle a tutte le anime che, in America latina e nel mondo intero
attraverso internet, vogliono partecipare a questi seminari spirituali che io
sto tenendo in queste terre. E me l'ha voluto dire personalmente. Mi ha detto
anche che in questo momento non poteva, per motivi superiori, farsi filmare e
fotografare - perché io ho questa possibilità - perché ancora non è venuto il
tempo. Sarebbe come anticipare un contatto ufficiale con l'umanità. Però mi ha
dato un altro permesso. Poiché loro, lui reputa che attraverso l'immagine si
possano ricevere dei messaggi spirituali, soprattutto l'energia, mi ha detto
come fare (per riprodurre la sua immagine ndr), andando a cercare un
antichissimo disegno che aveva fatto disegnare - avendolo incontrato - ad
Eugenio Siragusa, che è stato, come tutti voi sapete, il mio padre spirituale.
Un disegno di 50 anni fa. Io l'ho trovato e l'ho elaborato al computer, sotto
sua indicazione, Sua, il suo volto e l'ho disegnato, e ve lo voglio regalare.
Non è un' immagine da idolatrare, attenzione, perché se no non ve la regalo. È
un' immagine di un amico vostro… perché nei messaggi che ho ricevuto mi dice
spesso, "porgi i miei fraterni saluti d'amicizia ai tuoi compagni di viaggio",
che siete voi. E quindi vi voglio regalare l'immagine di un amico stellare, non
di un Santo da adorare, di un amico che per ricordo. Lo potete tenere se volete.
Assomiglia molto alla figura di Astar-Sheran, ma non è lui. Se guardate bene ha
lineamenti leggermente diversi, comunque sono della stessa famiglia spirituale.
Prego, allora, vedo facce nuove, fatemi domande!