Renucio Boscolo
NOSTRADAMUS
l'enigma risolto
Arnoldo Mondadori Editore
1978
10-78 10-78
Subite joye en subite tristesse Repentina gioia in repentina
[tristohem-Cristohem] tristezza-tramata
Sera à Rome au graces Sarà in Roma alle tre Grazie
embrassées abbracciata
Dueil, cris, pleurs larm. Fang Al duello-doppio, lutto, crisi,
excellent tiesse pianti, allarmi.
Contraires bandes surprinses Sangue eccellente gioia
et troussées. Delle fazioni opposte con
sorprendere leader rinserrrato e
trassatori-rossi.
L'anno delle subitanee serie di elezioni (Conclavi)
pontificali e dei lutti allarmanti in Roma per strage e
conflitti con Brigate Rosse.
Quartina pubblicata e commentata sin dal 1976 su Anni Futuri in relazione agli improvvisi mutamenti sul trono di Pietro e ai vertici politici (democristiani) a causa del terrorismo.
Sono gli eventi ben noti alla nostra storia che hanno tenuto pagina mesi e mesi accanto alle interpretazioni divulgate allora con incredulità. I fatti attestano soprattutto l'esatta collocazione dell'anno 1978 che la stessa quartina 10-78 paradossalmente ricordava (coincidenza) e che facilitò l'exploit di scrivere un anno prima su vari giornali l'evento con maggior chiarezza: l'anno in cui la DC avrebbe perso il suo «cavallo di razza» (terrorismo). L'anno dei papabili e dei contrasti in seno alla Chiesa ecc.
Tutto coinvolge nel tempo la Città Eterna Roma, entro cui operano le bande dell'opposizione contraria al regime democratico e che sorprenderanno con il loro attacco improvviso la scorta di Moro: prince surprence (surprinses) che «trassa» così il servizio di sicurezza, che manda a morte ogni precauzione: s-et-troussées il team operativo di mezzi e di strategia d'assalto che spargerà poi il sangue «eccellente» come nel film già noto Cadaveri Eccellenti di cui si faceva nota nel testo del 1976. Sangue e Fang termini che richiamano lo spargimento (versamento del sangue ) in modo ignominioso in via Fani (strage, ecatombe, tomba mortale tanto in greco come in latino).
Inoltre excellent-excel-lent(ellent), perfetta indicazione per un leader ai vertici (eccellenza, cioè Primo Ministro, Premier, capo Gabinetto), richiama anche ellen = contro, opposto, inverso (magiaro) ed ellen aggettivo per miseria, tristezza in tedesco. In inglese lent equivale al periodo della primavera sino alla Quaresima, ulteriore indicazione dei tempi tristi e primaverili in cui si compì il misfatto di via Fani. Liesse (gioia) che viene tramutata tra leader eccellenti in amara constatazione di opposta e funesta sorte. Crisi politica dunque nel cuore del potere politico, pianti e lacrime e allarmi e clamori (larmas in magiaro) nell'antagonismo politico (ellenes, fobia) che causa il due, il doppio, duale, dolo, lutto in Roma.
Il nefasto due, duale evento o douleia (servitù, eslave, slave) lutto e stato d'assedio (duel, duellum). Un dualismo che coinvolge due persone (duoleia), duel-plurìel ai maggiori vertici della Città Eterna.
Avevamo già calcolato la scomparsa di Paolo VI per il 1978 (tre lustri di pontificato) quindi nulla di più logico attenderci, lutto ed elezione in Vaticano di un nuovo Pontefice... questi sono eventi vissuti in prima persona che ora sono già, per molti, ricordi persi nelle nebbie.
Ponevamo, per tutta una serie di collegamenti, la successione repentina sul trono di Pietro di più papi, più papabili sino a indicare i successori legati al Leone di San Marco!
Bisogna ricordare allora come in Roma il movimento tradizionalista di Lefevre tappezzò tutta la città di poster con l'immagine del Leone di San Marco, dopo cui infatti venne repentinamente eletto il Patriarca di Venezia, Albino Luciani, con il nome di Giovanni Paolo I.
L'«elezione rapida», repentina, subitanea in Roma è l'annuncio: «Gaudio Magno abbiamo il nuovo Papa» dalla Basilica di San Pietro; prassi storica che evidenziava come tale annuncio di «gioia» era effimera. Si sarebbe tramutata in subitanea tristezza, lutto ferale sul mondo intero.
Più specificamente in latino (evento prettamente italiano, romano, latino) ricostruiamo significazioni illuminanti: subire gioia, subentrare «gioia», subito «gioire» (sub-iter) subEntrare, successoris, successore o Ubi Primum (simultaneo) extemplo (subito) nel tempio-contemplare, manifestarsi in «un tempo avvenire vicinissimo», Post Paulo-Paulo Ante, prima e dopo (paulo è un avverbio per indicare: dopo) che foneticamente avverte invece il mutare di «prima Paolo» e di «dopo» altro Paolo (Post Paulo, post Polo, Pole). Tutto avviene quindi tosto-subito, immediatamente oltre la metà dell'anno (agosto) in cui viene eletto il De Medietate Lunae, d'immediata-etate, estate, stato, condizione della Luna.
Un verso da analizzare ricchissimo di enormi riferimenti. Nella media estate, l'Hate (Padre Hatos) della Luna... della bianca Luna Labanah o Àlbanah (in ebraico, arabo) che richiama il bianco candore del nome di Albino (Albano, Labino, il Bino, il Gemello, il due, il duale) Luciani, l'effimero Pietro dal nome Gemello.
Un'elezione che così repentina ci lascerà ripensare-ripentire subito per l'immediata tristezza che giungerà alla notizia della sua scomparsa (repentina).
Quindi nuovamente sotto sub-iter della tristezza, nuovamente, doppiamente ripetersi il Conclave per eleggere un altro pontefice (già preannunciato straniero con il nome incominciante per V come Vittoria).
Già preannunciato con i nomi di Paolo Giovanni II (da pubblicazione Conferma del marzo 1978), ma pochi o nessuno videro nell'indicazione del nome Villot (Vijot fonetica) il nome similare indicato (come Villot) l'accostamento allo straniero nome incominciante per V come Villot... Vojtyla, Wojt, Wjot. Purtroppo queste fonetiche incomprese, visti i risultati, è meglio non regalarle come perle anzitempo.
Altra informazione dal latino vedi sul Dizionario Hoepli: Joye, Joya è abbreviazione per Joann cioè Giovanni, altra informazione che portava alla ripetizione dei nomi degli ultimi pontefici.
Tutta questa serie documentata di dati non viene mai posta in risalto all'opinione pubblica. Tanto poco viene testimoniata che persino la brevità del pontificato di Giovanni Paolo I era stata annunciata legata a un mese (Mens-Men, Luna): evento invece ampiamente pubblicato prima sui giornali francesi (Associated Express) con una mia intervista (fatta a Roma).
I riferimenti temporali agli eventi pontificali ponevano esattamente limiti precisi, cioè il mese di ottobre, perché ricevevano tale dato dal termine tristesse, essere trist (tresti = caduco, effimero, in slavo) e tisri, tishri = ottobre (settembre-ottobre in ebraico) quale punto critico dell'altro lutto e quindi dell'elezione del nuovo papa, e quindi il tris cioè il terzo papa subitamente eletto (con precisa ripetizio ne storica specificata in precise sestine che esamineremo) con la nota sentenza De Labore Solis per Giovanni Paolo II (Karolus Wojtyla).
Di fatto così Roma, la Città Eterna alle tre Grazie, alle
tre eccellenze «abbracciata», stretta.
Un abbraccio di
«gioia» e di «morte» che ancor più indagando
parola su
parola portava ad
altra perla in magiaro: AtKarol a
Karol Wojtyla abbraccio di tutta la
gerarchia cardinalizia, l'abbraccio con il nuovo Pastore slavo.
II
futuro riservava per il pontificato momenti
di pericoli, altre quartine annunciavano una più sanguinaria minaccia
alla persona del papa, evento preoccupante
presente sin dall'epoca di Paolo
VI, e sempre più incalzante proprio ad
opera delle bande terroristiche attive in questi anni di fuoco e di
sequestri politici e ideologici (palestinesi).
Tutto doveva essere computato, valutato e quindi rivelato anche se molti orecchi erano chiusi.
Bisognava consegnare alla carta che «canta» (carta canta) le prove dell'esatta interpretazione anche a costo di dover essere censurati, tener la bocca chiusa; «a dir il vero avrà la bocca chiusa» (5-96). Ma lasciamo ai posteri la visione del poster-ideografico o scenario della storia già vissuta.
Questa quartina, letta in altre lingue, riserva ancora altri dati significanti, per esempio, in inglese: ultimo (papa) arrivato si dice: Johnny come lately, altra indicazione degli ultimi che portano-arrivano con il nome di Johnny o Jon-saidh (gaelico) colui che subisce attentato, ucciso (vedi quartina su Kennedy).
Renucio Boscolo
NOSTRADAMUS
l'enigma risolto
Arnoldo Mondadori Editore
1978
10-12 10-12
Esleven Pape, d'esleu sera L'Elevato Pontefice sarà
mocqué beffato dall'elezione
Subit soudain esmeu, Repentina fusione (voti)
pROMpt[aet] timide commosso, pronto e timido
Par trop bon-doux à mourir Per troppa bontà con
Provoqué bon-bondouce provocata la
Crainte esteinte la nuit de sa morte
mort* guide. Sgomento-Pianto estende la
notte della sua morte guida.
L'elezione dì Luciani che è una beffa all'eletto Sleve. Slavo poi effettivamente eletto, morte di Luciani.
Ecco la descrizione dell'evanescente figura di Albino Luciani, Giovanni Paolo I (De Medietate Lunae). L'elevato, innalzato alla carica pontificale che appena (ap-des, apverio) recato alla luce, apparso già sarà beffato (monco), deriso, ironizzato.
Il «povero Cristo», come Egli si definì, che chiedeva perdono per «quello che avevano fatto di Lui» posto così all'apice (apex) della Chiesa, in atto di un Conclave in cui non bisogna escludere anche la beffa del destino. Pape d'eslev o Papedeslew, apedilo, apedos = scalzo (in greco)... Barefoot Pope (ingl.). Un papa pedes, cioè che cammina a piedi nudi, che non va lontano, senza phatos, dimesso, terra-terra, comune, semplice come infatti la gente lo vide e lo capì... nell'amaro 28 settembre 1978 in bare, bara.
Il suo repentino operare per soudain, cioè soude, saldare, unificare la Chiesa, commosso, timido ed egualmente pronto e disposto a mediare per fondere anche a costo di assodare, purificare (soud, soda) con atteggiamenti imprevedibili (soudain, subitaneus, subitus) al Palazzo vaticano. Mosse da uomo semplice che sbrecciavano le regole, le ferree discipline della figura pontificale.
Nel crogiolo degli eventi sotterranei si è toccato il punto critico, del metallo a fuoco (soudain) il cui blancheur (bianchezza) viene raggiunta dalla giusta fusione che solo un Luciani (luce) e un Albino + Albios, bianco, poteva portare in seno al conservatorismo papale. Ma ciò sarà di troppo sicché tanta bontà e dolcezza sarà per «buon dolce», sin troppo dolce (zucchero) usato per provocare la morte.
Il «buon dolce amor» (amour) porta la morte escogitata, provocata, stimolata colpevolmente.
Pianti e sgomenti e paure tutte si estendono e si estinguono nella notte della sua morte che guida all'Oltretomba. Guida mortale che pilota dietro le quinte in modo oscuro, nero (= prète) ad opera di prelato nero che sovraintende e guida nella notte della morte dell'ottavo (huict... nuict) pontefice del XX secolo. Morte debitamente preannunciata e che ha fatto sudare otto camicie per celare, oscurare, obnubilare le trame in nome di Dio o in nome della Rosa.